Solo 14 voti a Sagron Mis per il sindaco Luca Gadenz
Nei prossimi cinque anni la Comunità di Primiero non avrà rappresentanti in Provincia. Degli 11 candidati che si sono presentati alle elezioni, nessuno è riuscito a guadagnarsi una delle 35 poltrone del consiglio provinciale. Ma il candidato della valle cui è andata davvero male è stato Luca Gadenz (Civica Trentina), con sole 61 preferenze. Il dato che balza all’occhio sono i 14 voti da lui ricevuti dagli elettori del Comune di Sagron Mis, di cui è sindaco dal 2010. Un misero 16% sul totale delle preferenze espresse dal paesino al confine con il bellunese.
Gadenz, cosa ne pensa di questo risultato negativo?
«Mi ha molto ferito, ma non la prendo come una sfiducia. Parlando con la gente del paese ho capito le motivazioni che hanno portato a votare altri (l’Upt ha preso il 34% dei voti, ndr). A penalizzarmi è stato l’appoggio del mio partito al centrodestra, mentre Sagron Mis è di centrosinistra, come dimostrato dalle recenti elezioni politiche».
Anche il resto del Primiero non l’ha considerata molto…
«Non mi aspettavo un risultato così fortemente negativo in valle. Dopo 18 anni di attività dedicata alle istituzioni (in cui è stato, tra le altre, vicesindaco di Tonadico e assessore della Comunità di valle, ndr), in cui mi sono dato tanto da fare per portare avanti progetti e iniziative, pensavo di ottenere un risultato decisamente migliore delle 61 preferenze ricevute. Per me è stata una grandissima delusione sul piano personale.
Come mai ha ottenuto così pochi voti?
«Credo questo risultato sia da attribuire al fatto che la campagna elettorale è stata fatta all’ultimo minuto, oltre che alla mia scelta di entrare in Civica Trentina dopo la debacle del progetto dei sindaci civici, a cui tenevo molto. Una volta tramontato il «polo civico» sono andato alla ricerca di un’area nella quale mi sentivo a mio agio, con i miei stessi valori, che avesse una forte matrice civica e rispettasse soprattutto la valorizzazione dei paesi periferici. Civica Trentina è stata la destinazione naturale del mio percorso».
Pensa di dimettersi dalla carica di sindaco?
«Assolutamente no, non ho intenzione di farmi da parte, ma se qualcuno vuole questo me lo deve dire. Fino alla scadenza del mio mandato da sindaco, nel 2020, il mio impegno per il Comune continuerà, dopo di che non mi ricandiderò. Lo sanno tutti da tempo che non intendo fare la terza legislatura, dieci anni dedicati ad un impegno sono più che sufficienti, è ora di lasciare spazio ad altri».
Una cosa positiva da ricordare di queste elezioni?
«Sono lieto del risultato ottenuto dalla coalizione di centrodestra, di cui il mio partito fa parte. Civica Trentina ha fatto bene, essendo l’unica lista della coalizione, a parte la Lega, che porterà 2 candidati in consiglio e può avere il vicepresidente o un assessore».