Ospedaletto, le antiche miniere e l’hospitale dei pellegrini: la ricerca degli studenti del liceo Degasperi
Uno studio del passato per un progetto di turismo slow, i ragazzi del corso tecnico economico Amministrazione Finanza e Marketing presentano la loro analisi al Comune
OSPEDALETTO. Lo sapevate che a Ospedaletto, in Valsugana, c’erano le miniere? E che il paese era un importante crocevia per i pellegrini che dal Medioevo percorrevano la “Via Romea Germanica” verso Roma? E che in paese c’era appunto un “hospitale” che ha poi dato il nome alla località?
Questo e molto altro materiale viene alla luce da un gruppo di studenti dell’Istituto “Degasperi” di Borgo Valsugana, che nei giorni scorsi nella sala consiliare del Municipio di Ospedaletto, ha consegnat, il frutto del proprio lavoro triennale di studio del territorio e di elaborazione di proposte per la valorizzazione dello stesso. Ad accoglierli erano presenti il Sindaco di Ospedaletto Edy Licciardiello, la vicesindaco Genny Cavagna e l’assessore comunale, nonché deputato, on. Mauro Sutto che hanno espresso sentimenti di entusiasmo e gratitudine.
Un’intera classe del corso tecnico economico Amministrazione Finanza e Marketing (AFM) ha lavorato al Report “Idee e spunti per la valorizzazione, anche turistica, del paese di Ospedaletto” mentre alcuni studenti del corso tecnico Costruzioni Ambiente e Territorio (CAT) hanno elaborato delle cartografie progettuali per la realizzazione di un sentiero ciclo-pedonale in Val Bronzale, anche nell’area antistante i vecchi siti minerari di lignite in Val Bronzale.
Il progetto era partito infatti a fine 2018 su una proposta di Iva Berasi, direttrice di Accademia della Montagna, che chiedeva alla scuola di lavorare a questo compito di realtà: la valorizzazione dei siti minerari, oramai abbandonati, in Val Bronzale.
Gli studenti hanno allargato l’oggetto d’indagine a tutto il territorio di Ospedaletto occupandosi di storia, tradizioni, morfologia, turismo, comunità, economia. Considerando l’evoluzione dei flussi turistici hanno dedotto che anche un paese come Ospedaletto potrebbe attrarre viaggiatori da tutto il mondo, nell’epoca che Domenico De masi, autorevole studioso del settore, ha definito “età dell’erranza”.
Tra le proposte degli studenti primeggia quella di recuperare la memoria storica del paese come punto di sosta quasi obbligato per i pellegrini che transitavano in Valsugana, con destinazioni di viaggio anche molto lontane. L’antica presenza di un ostello medioevale per pellegrini ha lasciato un segno indelebile nel nome del paese. Il toponimo Ospedaletto deriva infatti da “Hospitalis Careni” (ospitale di Careno).
Questo aspetto è parso molto interessante anche in considerazione della presenza in Valsugana della Via Romea Germanica, una moderna proposta di turismo lento, recentemente riconosciuta dal Consiglio d’Europa come Rotta Culturale Europea. La storia dei pellegrinaggi medioevali attira curiosità proprio in concomitanza con la diffusione dei viaggi a piedi lungo antiche rotte.
Ospedaletto potrebbe diventare turisticamente interessante proprio per chi ama fare esperienze di cammino. Gli studenti hanno infatti progettato un sentiero ciclo-pedonale in Val Bronzale di alcuni chilometri, per valorizzare il bosco antistante i siti minerari. Si tratta di un sentiero con limitata pendenza massima, accessibile a tutti, che consentirebbe di osservare da vicino non soltanto le miniere ma anche altre attrattive interessanti come il santuario della Madonna della Rocchetta, la calchera, il Ponte dell’Orco e Col Fortin.
Guardando lontano nello spazio e nel tempo, gli studenti suggeriscono di pensare anche ad un sentiero di trekking di collegamento col Tesino proprio attraverso la Val Bronzale, sulla scia di un vecchio tragitto su cui realmente in passato transitavano le persone dirette a Pieve, Cinte e Castello Tesino. Un altro sentiero del futuro per belle esperienze di trekking potrebbe essere quello di collegamento con l’altopiano di Marcesina.
La Valsugana stessa sta scommettendo sullo sviluppo turistico sostenibile del territorio, in parallelo con un importante traguardo raggiunto: prima eco-destinazione turistica certificata secondo i criteri delle Nazioni Unite (GSTC). In questo contesto, investire sulle risorse naturali, storiche e artistiche di un luogo per promuoverne la vivibilità e l’attrattività turistica, non può che rivelarsi una scelta vincente.
Per gli studenti del “Degasperi” questo progetto ha costituito un’interessante esercitazione didattica, valida ai fini dell’Alternanza Scuola-Lavoro e dell’Educazione civica e alla cittadinanza attiva. Voleva promuovere sentimenti di identità territoriale e di rispetto per la natura insieme a capacità tecniche, relazionali e imprenditoriali. E’ stata occasione di contatto diretto con le istituzioni, le associazioni locali e le reti sovracomunali.
Il tempo potrà dire se sarà riuscito a lasciare anche tracce concrete sul territorio oggetto di studio.