Valsugana, niente raddoppio fra Castelnuovo e Grigno: i Comuni preferiscono il miglioramento della strada attuale
Ieri sera l'incontro pubblico che ha sancito l'esito della consultazione: tre municipi su quattro optano per l'adeguamento della carreggiata esistente e la Provincia ne prende atto. Il presidente Fugatti: "Procederemo in questo senso, per migliorare sicurezza e scorrevolezza". Il costo dei lavori scende così a 32,8 milioni di euro e tutto potrebbe essere pronto nel 2026
LE IPOTESI Castelnuovo-Grigno, raddoppio, affiancamento o sistemazione?
OSPEDALETTO Cantiere concluso sulla retta, in attesa del prossimo intervento
TRENTO. Tre dei quattro Comuni interessati dall'opera di riorganizzazione della statale 47 della Valsugana hanno espresso una netta preferenza per l'adeguamento della strada esistente nel tratto Castelnuovo-Grigno, dove la strada è ancora a uno sola corsia per senso di marcia.
Questa ipotesi progettuale, invece del raddoppio, è stata individuata come ottimale dalle amministrazioni di Castelnuovo, Ospedaletto e Scurelle, mentre Castel Ivano si è espresso a favore del progetto di affiancamento alla ferrovia della Valsugana, che prevede la realizzazione di un corridoio infrastrutturale composto dall'attuale statale 47, dalla ferrovia e dalla nuova statale.
Il Comune di Castel Ivano si è comunque detto disponibile ad adeguarsi alla linea della maggioranza.
Il tema - precisa la Provincia di Trento in una nota - è stato al centro dell'incontro pubblico ospitato ieri sera a Grigno, che ha chiuso ufficialmente la fase di concertazione con il territorio. Presenti, tra gli altri, tanti sindaci, amministratori provinciali e parlamentari, oltre a numerosi cittadini.
Il percorso di individuazione della soluzione progettuale finale, che ha visto il territorio protagonista assoluto, è stato ripercorso dal presidente della Provincia autonoma di Trento, affiancato dal dirigente generale del Dipartimento infrastrutture, Luciano Martorano e dal commissario straordinario, Stefano Torresani. Le indicazioni delle amministrazioni comunali per la messa in sicurezza della statale hanno caratterizzato l'intero percorso, rendendo in questo modo i Comuni autori del proprio futuro, come ha osservato il presidente della Provincia.
La soluzione definitiva, con l'adeguamento e la sistemazione della viabilità, appare meno impattante rispetto a quella inizialmente prevista ma - come ha evidenziato il presidente - si interverrà per migliorare sicurezza e scorrevolezza, così come la giunta si è impegnata a fare sin dall'inizio, stanziando le risorse necessarie.
Ora l'esecutivo prenderà atto della decisione, procedendo con questo intervento.
Secondo l'analisi dei tecnici, l'adeguamento della Ss47 - che si svilupperà per 7,7 chilometri e non si fermerà dunque alla prima unità funzionale di 5,3 chilometri come previsto inizialmente - richiederà un investimento di 32,8 milioni di euro (la Provincia ne aveva stanziati 65). La previsione è che entro fine 2023 venga avviata la procedura di affidamento dei lavori e che l'opera venga completata nel 2026.