LEVICO. Ha lasciato un grande vuoto Sara Tomaselli nella vita di quanti la conoscevano, in famiglia e sul lavoro. A soli trent'anni è scomparsa improvvisamente, trovata senza vita la mattina di mercoledì scorso dal marito Claudio Paolin con il quale viveva da poco più di un anno a Bassano. Nonostante stesse da tempo combattendo contro una malattia per cui aveva dovuto sottoporsi ad alcune operazioni negli anni scorsi, nessuno si aspettava che sarebbe accaduto così presto.

Tuttavia il ricordo di amici, familiari e colleghi è fresco, frizzante e colorato, così come sapeva essere lei; una giovane donna battagliera che riusciva a portare avanti le proprie idee in un modo tutto suo, con un grinta e una profondità spesso prorompenti ma che non le impedivano di ascoltare il parere degli altri.

Piena di capacità, Sara era quella che «all'interno della famiglia, spesso proponeva argomenti di discussione e faceva riflettere tutti quanti», ha detto l'assessore del Comune di Levico Moreno Peruzzi, suo cugino, ricordando gli ultimi momenti passati insieme. «Pur vivendo lontana da un anno ci teneva tanto a Levico ed era sempre attiva come cittadina».

Originaria della frazione di Selva, aveva sempre vissuto a Levico con la sua famiglia e studiato prima a Trento e poi a Verona per lavorare nel campo dell'arte e della grafica e unire le sue grandi passioni.

Come sempre martedì si era recata sul posto di lavoro; laureata in Beni culturali, era perito grafico e faceva il social media manager per un'agenzia della zona. 

Fra le sue passioni anche quella della scrittura, che esprimeva sui social e anche attraverso la rivista online UnderTrenta, con la quale collaborava.

I funerali si terranno lunedì 10 luglio alle 15.30 nella chiesa parrocchiale di Levico Terme.

Domani alle ore 19 ci sarà invece la recita del rosario nella chiesa di Selva. Tutta la comunità ieri si è stretta alla mamma Marilina, al papà Ezio e alla sorella minore Licia.

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