Barco di Levico, i cittadini sentinelle antifurto, ma il sindaco frena: «State attenti, non rischiate»
Da maggio a oggi, nella frazione, 19 eventi (5 furti, 12 tentati furti e 2 avvistamenti di persone sospette), per un totale di 18.040 euro di danni provocati e 24.450 euro di refurtiva sottratta
LEVICO TERME. Un centinaio di persone ha partecipato, martedì nel tardo pomeriggio, ad un incontro al teatro oratorio di Barco su invito della locale consulta per un confronto con l'amministrazione comunale sul tema più "scottante" degli ultimi mesi, ossia i furti.
Presenti sul palco il referente Lorenzo Garollo con il consigliere Nicola Fox, Diego Lombardi per i volontari che si sono attivati per contrastare il fenomeno assieme ad altri residenti, ed il sindaco Gianni Beretta.
Un primo vero momento di scambio di esperienze anche fra i residenti stessi i quali, chi più chi meno, chi fra parenti chi fra amici, ha subito direttamente o è stato toccato da questa spiacevole esperienza.
Un periodo difficile, come ricordato a più riprese da l'Adige, che ha unito la comunità nella risposta, ma che sembra superato. La presenza delle forze dell'ordine è comunque costante: anche martedì sera, al nostro arrivo in paese, abbiamo notato una pattuglia di carabinieri che controllava il territorio. Come ricordato dal referente Lorenzo Garollo, l'attività dei volontari che si sono uniti sotto un gruppo WhatsApp per aiutare, senza intralciare, le forze dell'ordine, ha permesso in due occasioni di ottenere risultati importanti: il 2 dicembre, grazie all'allerta diffusa, un sospetto è stato fatto allontanare dal paese, e l'11 dicembre due persone sono state individuate ed identificate dai carabinieri.
Sono stati forniti anche dei dati complessivi sui furti nella frazione, accorpati dalle denunce presentate: comprendendo il periodo da maggio a dicembre, nella sola frazione di Barco si sono contati 19 eventi (5 furti, 12 tentati furti e 2 avvistamenti di persone sospette), per un totale di 18.040 euro di danni provocati e 24.450 euro di refurtiva sottratta.
«La comunità si è stretta - ha commentato Diego Lombardi - e ha formato un vero e proprio sistema di videosorveglianza umano. La preoccupazione che ci ha mossi è stata quella di salvaguardare i paesani, in un costante confronto sia con il sindaco che con le forze dell'ordine. Sono stati fatti errori, e ce ne scusiamo. Ricordiamo che per qualsiasi eventualità la prima cosa da fare è chiamare il 112: noi non ci sostituiamo a loro, il nostro sistema li vuole solo aiutare. Rimane la nostra disponibilità per stare vicini alle persone sole, nei periodi in cui gli avvistamenti e l'allerta sale».
Il sindaco Gianni Beretta, pur avendo ringraziato i residenti per la loro attività di contrasto ai furti, ha ricordato però le sue preoccupazioni che ha sempre manifestato: «Siete riusciti - ha detto il primo cittadino - a dare un grande apporto alle forze dell'ordine. Ma la mia preoccupazione è quella per il rischio che si corre. Stavolta è andata bene, ma ci sono persone che non hanno nulla da perdere e che, se messe alle strette, possono reagire. Oggi siamo qui e parliamo di eventi passati, ma potremmo anche essere qui a piangere per qualcuno in ospedale».
Beretta ha ricordato poi come i carabinieri abbiano incrementato i servizi sul territorio, sia in divisa che in borghese, e come l'attività abbia permesso di identificare tre persone complessivamente (una irreperibile ma già nota alle forze dell'ordine per reati simili in tutto il nord Italia ed altre due, di giovane età).
«Siamo disponibili - ha concluso Beretta - a capire i pro ed i contro per istituire il controllo di vicinato (una mozione di Maurizio Dal Bianco è stata approvata all'unanimità nell'ultimo consiglio comunale a Levico, ndr), e cercheremo di velocizzare l'iter, per quanto possibile, per sistemare l'illuminazione e la videosorveglianza con nuove telecamere da installare in paese. Ma evitiamo di mettere a rischio le persone».