Bedollo, addio a Carmelo Svaldi, pilastro della comunità: dall’impegno sociale alla passione sportiva
Un male incurabile si è portato via un grande personaggio dell’Altopiano: “Meo” se n’è andato all’età di 83 anni. Dal consiglio comunale alla sua pizzeria, dalla Marcialonga (numerose le edizioni partecipate) al pattinaggio, sempre in prima linea per fare della disabilità un’occasione di riscatto
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BEDOLLO. Un volto sempre sorridente ed accogliente, un barista e ristoratore attento alla clientela e un grande sportivo, che aveva fatto della sua disabilità un'occasione di riscatto ed impegno solidale per l'intera comunità di Bedollo e dell'Altopiano di Piné.
Tutto ciò è stato Carmelo Svaldi, classe 1941, fondatore e titolare della "Pizzeria Centrale" a Bedollo di Piné ma anche grande uomo di sport, che, pur subendo un grave incidente a soli 6 anni con la perdita di una gamba, ha partecipato a 35 edizioni della Marcialonga di Fiemme e Fassa, a varie competizioni master di ciclismo e pattinaggio (anche la 24 Ore di Piné), diventando poi il primo presidente del Unione sportiva Bedollo nel 1971.
Sabato 20 gennaio il grande cuore di Carmelo "Meo" Svaldi, si è fermato per sempre, e il suo forte fisico si è arreso a una crudele malattia, ma il suo ricordo resterà per sempre nel mondo della ristorazione, del turismo e dello sport pinetano. «Papà Carmelo ha gestito sin da giovane lo storico bar aperto dai suoi nonni già nel 1887, dando vita il 1° luglio 1986 ad una delle prime pizzerie del Pinetano - ricorda il figlio Mario - un'attività che è diventata un punto di incontro e riferimento per tanti paesani, grazie anche al servizio di ricevitoria ed edicola sempre garantito negli anni. Un'attenzione verso gli altri che papà ha saputo garantire anche attraverso la sua attività di assicuratore e di promotore di tanti eventi sportivi. Un vero esempio per noi figli che siamo ora subentrati nella conduzione dell'attività di famiglia e una figura che ha dato tanto per la crescita umana e sportiva dell'intera comunità di Bedollo e del Pinetano».
Carmelo lascia la moglie Carla, i figli Grazia, Giovanna e Mario e il fratello Luigi (fotografo e già collaboratore de l'Adige), mentre un altro fratello, Gianni, era scomparso qualche anno fa in un incidente sul lago di Piazze. «Carmelo era un vero riferimento per la nostra comunità di Bedollo - spiega l'ex sindaco e amico Narciso Svaldi, a lungo titolare di un negozio difronte alla "Pizzeria Centrale" - una persona da cui potevi sempre ricevere un giusto consiglio ed incoraggiamento. Da giovane è stato anche consigliere comunale, ma la sua grande passione è sempre stata lo sport, sia come occasione di rivincita personale, e soprattutto come impegno per la sua comunità, guidando come primo presidente l'Us Bedollo fino alla metà degli anni '80, avvicinando al calcio e allo sport tanti nostri ragazzi».
«Perdiamo un prezioso operatore economico ed un personaggio apprezzato e conosciuto da tutti nel nostro comune e sull'Altopiano di Piné - spiega il sindaco di Bedollo Francesco Fantini - "Meo" era riuscito a dar vita ad un vero punto di incontro e servizio per la nostra comunità. La sua disabilità non lo aveva fermato, ma aveva affrontato tutto ciò come una sfida personale, diventano per tante persone un esempio di tenacia e impegno sportivo e inclusione sociale». I funerali di Carmelo Svaldi si terranno oggi (lunedì 22 gennaio) alle 15 nella chiesa parrocchiale di Bedollo, preceduti dalla recita del santo rosario, ma il ricordo di "Meo" resterà vivo a lungo nell'intera comunità pinetana.