Passo Brocon, con la frana sulla Valsugana addio agli sciatori veneti
La statale 47 resta interrotta nel comune di Valbrenta e per chi sale dal Vicentino è necessario seguire una lunga deviazione attraverso la provincia di Belluno: allarme per la stagione turistica sulle piste
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TESINO. Le perdite sono pesanti. Sia in fatto di presenze che di fatturato. E quanto la situazione sia difficile lo si è toccato con mano soprattutto nell'ultimo fine settimana sulle piste delle Funivie Lagorai in località Marande al passo Brocon.«La nostra stazione sciistica - ricorda la responsabile del coordinamento attività della società del Gruppo Paterno Eliana Carlin - è stata fortemente penalizzata dalla chiusura, avvenuta oramai quasi un mese fa, della statale 47 in località San Marino nel comune di Valbrenta. Da quando abbiamo aperto gli impianti, per noi la clientela veneta ha sempre rappresentato un bacino di utenza di notevole importanza, presenze che in queste settimane sono venute in gran parte a mancare».
A causa della chiusura della Supervalsugana, infatti, tutti gli sciatori che dal Veneto, soprattutto dalla zona del Bassanese e del Vicentino, vogliono andare al passo Brocon sono costretti a passare per Feltre (Belluno) allungando notevolmente il tempo di percorrenza. Non solo privati cittadini, anche atleti dei vari sci club e scolaresche che, di solito, avevano le piste delle Funivie Lagorai come metà delle loro giornate sugli sci. «Ora tutta questa clientela è drasticamente ridotta - continua Eliana Carlin - per una stima che oscilla da un minimo del 10% con punte del 50% soprattutto nei fine settimana. È quanto successo anche sabato e domenica scorsa, ed è quanto sta accadendo pure in questi giorni delle feste di Carnevale».Una stagione, quella 2023-2024, che si era aperta nel migliore dei modi per la Funivie Lagorai: complice la chiusura della stazione sciistica della Panarotta, è lievitato il numero delle persone arrivate sia dall'Alta Valsugana che dalla zona di Trento e dalla valle dell'Adige.
Tutto era andato bene fino a quando, subito dopo le feste di Natale e di Capodanno, è arrivata la frana che ha portato alla chiusura della statale 47 e della ferrovia in Valbrenta.
«Nel primo week-end di chiusura, vista l'apertura al transito sulla viabilità secondaria - conclude Eliana Carlin - ne abbiamo risentito poco ma quando il passaggio è stato limitato solo ai residenti ed agli aventi diritto per motivi di studio e di lavoro per noi la situazione è precipitata». I tempi di percorrenza per chi sale dal Veneto con destinazione passo Brocon sono notevolmente aumentati, soprattutto nei week-end.
Bilanci ancora non ce ne sono, a quelli si penserà a stagione finita. Certo è che in queste ultime settimane sono notevolmente calati sia i noleggi delle attrezzature, l'acquisto degli skypass ed il numero dei pasti distribuiti nei due chalet presenti sulle piste. Da qui al 17 marzo ci sono davvero poche speranze che la viabilità sulla statale 47 venga ripristinata e, anche se ciò avvenisse, oramai la stagione sciistica volge al termine. La frana in Valbrenta ha portato grandi disagi alla stagione invernale del passo Brocon. La prima parte dell'inverno era andata davvero bene, dati che facevano ben sperare. Poi tutto è cambiato per una stazione che, tra tutte quelle presenti in Trentino, è quella che pratica i prezzi più bassi e convenienti. Una stazione a misura di famiglia, a portata di mano con ottime piste e strutture davvero di alta qualità.