Diga del Vanoi, il consiglio comunale di Canal San Bovo chiede lo stop al Consorzio del Brenta
«Piena e assoluta contrarietà», condividendo la diffida di Fugatti, documento approvato anche da Sagron Mis, ora dovrebbero seguire Imer, Mezzano e Primiero
CANAL SAN BOVO. Il Consiglio comunale di Canal San Bovo ha deliberato ieri sera (23 luglio 2024) di manifestare "assoluta e piena contrarietà dell'Amministrazione comunale al progetto di sbarramento del torrente Vanoi per la realizzazione di un serbatoio come proposto dal Consorzio di bonifica del Brenta" e di "condividere la diffida presentata dal Presidente della Provincia autonoma di Trento di data 11/07/2024".
Anche il Consiglio comunale di Sagron Mis ha confermato la sua contrarietà all'opera, e in questi giorni anche i Comuni di Imèr, Mezzano e Primiero dovrebbero confermare la stessa linea.
Tra le motivazioni espresse nella delibera approvata ieri dal Consiglio comunale di Canal San Bovo, si legge che "il Docfap enfatizza esclusivamente i benefici per i territori posti a valle dell'ipotetico bacino, mentre non considera le criticità che questo creerebbe a monte come, per esempio, non vengono evidenziati interventi di mitigazione per migliorare i fragili versanti della Valle del Vanoi sia a destra che a sinistra orografica, e l'impatto sul microclima locale".
A preoccupare i Comuni, in primo luogo, il fatto che entrambi i versanti della val Cortella (dove dovrebbe sorgere la diga, interamente in territorio trentino) sono classificati a massimo rischio idrogeologico (rosso) dalla nuova Carta Geologica della Provincia. Ed in passato importanti frane si sono riversate nel torrente: in caso di realizzazione del grande bacino, sarebbe altissimo il rischio di una ondata di piena oltre diga, come avvenne nel Vajont.
Intanto della questione si è discusso anche in Consiglio Regionale del Veneto, con la presentazione di ordini del giorno delle minoranze. Il Consiglio veneto ha però sposato la linea già dichiarata dal presidente Vaia: “se è fattibile o meno ce lo diranno i tecnici”. Con la maggioranza a trazione leghista compatta.