Ambiente / Acqua

Diga del Vanoi, da Zaia l'indicazione: «dalla Regione posizioni negative e verranno consolidate»

Il governatore veneto non dice un «no» definitivo, rimanda ancora al «parere dei tecnici», mentre il Consorzio prosegue e conferma il progetto

VENETO Centrodestra diviso ma non passa la mozione Pd
IL PUNTO Il Consorzio punta a una ipotesi tutta in territorio trentino
LA MARCIA Consegnate a Venezia 13.493 firme contro la diga

TRENTINO Il "dibattito pubblico" è stato un coro di no
BELLUNO Provincia e Comuni: diga del Vanoi un errore e va fermata

BELLUNO. Sulla mozione contro il progetto di diga sul Vanoi, che il Consiglio regionale ha bocciato, «la Lega non si è spaccata, ed è stato corretto che ognuno si esprimesse come voleva». Lo ha precisato oggi il presidente del Veneto Luca Zaia, parlando con i giornalisti a Belluno. «Vorrei anche ricordare però - ha rimarcato - che è fondamentale che noi ci affidiamo ai tecnici, che si sono già espressi negativamente. Noi siamo parte di una conferenza dei servizi, e vorrei ricordare che ci sono delle procedure da rispettare: non è che il politico può andare a dire “questo sì, questo no”, sennò torniamo alla preistoria. Vi sono posizioni negative da parte della Regione - ha concluso Zaia - e penso che queste posizioni verranno consolidate».

Zaia cioè ripete il suo pensiero: «ce lo diranno i tecnici», anche se il committente dei lavori, il Consorzio di Bonifica del Brenta, pochi giorni fa ha deliberato di andare avanti con la progettazione: avendo incassato il no dei tecnici per la versione a valle (la diga alta sulla Val Cortella e sopra il Cismon), ora ha indicato il progetto C come fattibile: prevede una diga più bassa, arretrata nella val Cortella, sotto l’abitato di Canal San Bovo e Ronchi. Ma sarebbe tutta in territorio trentino (e la Provincia autonoma ha già detto che è contraria).

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