Emigrati trentini in festa per Francesco

Tanti, come si sa, i trentini emigrati in Argentina. Tutti in festa in questi giorni per la nomina del nuovo pontefice, Jorge Bergoglio, papa Francesco. Tra questi anche numerose famiglie che hanno origini a Drena, in Trentino. Con loro è rimasta in contatto proprio nei giorni del Conclave, Francesca Bertamini, di Vignole di Arco, ma legata a Drena dall'infanzia, visto che lì è nata sua madre

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Angelus del Papa, 300mila persone

Sono oltre 300 mila le persone che hanno assistito all'Angelus di papa Francesco in Piazza San Pietro. Un boato della folla ha accolto il papa quando si è affacciato. "Un po' di misericordia cambia il mondo, rende il mondo meno freddo e più giusto" ha detto papa Francesco. "Ho scelto il nome del patrono d'Italia, Francesco d'Assisi, e ciò rafforza il mio legame spirituale con questa terra dove sapete ci sono le origini della mia famiglia" aggiunge

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Nobel Esquivel: il Papa non appoggiò la dittatura

"Bergoglio non appoggiò mai la dittatura e le accuse nei suoi confronti sono false". Lo ha detto Adolfo Perez Esquivel, argentino, Premio Nobel per la pace, a margine della manifestazione organizzata da Libera in ricordo delle vittime di mafia. "All'epoca - ha ricordato - era solo un superiore dei gesuiti e non aveva alcun ruolo"."Molti vescovi - ha detto Esquivel - chiedevano il rilascio dei prigionieri, ma i militari facevano quello che volevano e non quello che dovevano"

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Media stranieri: ombre nel passato di Papa Francesco

Un'ombra nel passato di papa Francesco: quella della dittatura militare argentina. È questo il dubbio che affiora su diversi quotidiani internazionali due giorni dopo l'elezione di Jorge Mario Bergoglio al soglio di Pietro. E dal New York Times alla Bbc Mundo, fino al foglio argentino Pagina 12, sono in tanti a ricordare le accuse di connivenza con il regime di Jorge Videla che negli anni hanno coinvolto il gesuita, trovando tuttavia sempre la netta smentita di quest'ultimo

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La «rivoluzione» di stile di Papa Francesco

Il Papa uomo. Un pontefice umile. L'amico dei poveri. E insofferente alla corte che il capo dello Stato vaticano necessariamente si porta dietro, tanto che ieri i responsabili del sistema di sicurezza e delle liturgie papali hanno avuto da Francesco tante sorprese, non sempre gradite. Perché Bergoglio ha detto chiaro: presenza personale quasi francescana (veste bianca e niente croce d'oro, rifiuto dei paramenti eccessivi), semplice auto di servizio in Vaticano e niente «Papamobile» (almeno per ora) e chiese aperte in sua presenza. Una rivoluzione anche in questo: novità da far tremare i polsi alla sicurezza vaticana, ma con la speranza di futuri e ripetuti bagni di folla

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Alla fidanzatina d'un tempo «O ti sposo o divento prete»

Erano poco più che bambini, e lui, Jorge Mario Bergoglio, il futuro papa Francesco, le consegnò una letterina, con il disegno di una casetta bianca, in cui sarebbe voluto andare a vivere con lei e le disse: "se non mi sposo con te, mi faccio prete". Come sono andate le cose è noto al mondo, ma a raccontare l'episodio è la fidanzatina di allora, Amalia, oggi una signora con i capelli candidi, intervistata dai giornalisti argentini