Centro sociale Bruno, lo sfratto può attendere, soddisfatto il sindaco Ianeselli
Il Comitato per l'ordine e la sicurezza: «Realtà impegnata in attività sociali, questo gli viene riconosciuto da tutti».
Il Comitato per l'ordine e la sicurezza: «Realtà impegnata in attività sociali, questo gli viene riconosciuto da tutti».
Assolti dalla Corte d'appello di Trento gli attivisti del Centro sociale Bruno accusati di avere tentato di ostacolare nel giugno 2008 l'apertura del cantiere per la realizzazione del polo militare di Mattarello di Trento. Le accuse erano di occupazione di terreno, violenza provata ed interruzione di pubblico servizio. Gli attivisti "No Base" erano già stati assolti in primo grado dal Tribunale di Trento il 23 aprile dell'anno scorso. Il Centro Bruno ribadisce di "non sentirsi colpevole per aver difeso il territorio dalle logiche della guerra e della cementificazione"
Una manifestazione "contro i privilegi e i vitalizi d'oro" dei consiglieri provinciali e regionali è stata promossa per sabato 22 marzo a Trento (piazza Fiera ore 9.30) dal Centro sociale Bruno. "Sta ai movimenti sociali che lottano per la ridistribuzione della ricchezza e i diritti riempire le piazze di contenuti in modo intelligente, per un cambiamento radicale e determinare la costruzione di una nuova pratica dell'Autonomia trentina", si legge in un comunicato del Centro Bruno. "Sabato 22 marzo sarà una giornata per contrastare la logica vorace di vitalizi e privilegi, ed iniziare a conquistare sul terreno del welfare nuovi diritti e una qualità migliore di vita", conclude la notaI vostri commenti
"Si è insediata anche a Trento l'organizzazione neofascista denominata Casa Pound. Il 9 Novembre inaugurerà nella nostra città la sua nuova sede. Le istituzioni della nostra città ancora oggi rimangono silenti quando provano a prendere piede gruppi neo-fascisti come Blocco Studentesco e Casapound. Questo per noi è inaccettabile". Ad affermarlo in una nota è il Centro sociale Bruno di Trento
Non c'è mai stato amore tra il Centro sociale Bruno e la Lega Nord Trentino. E ora, dopo l'annuncio del trasferimento dalla sede di via Dogana, quella con la pittura del plantigrado, si registra un nuovo «braccio di ferro». In una nota, i militanti del Carroccio, annunciano che la Lega Nord ha allestito nella Piazza di Piedicastello il consueto gazebo per la raccolta firme contro l'insediamento del centro sociale nel quartiere. Il trasloco è previsto per i prossimi giorni, ma nel comunicato diffuso ieri gli esponenti della Lega Nord fanno sapere che i giovani del Bruno sono già entrati nello stabile assegnato loro a Piedicastello
«Valuteremo assieme ai cittadini se ci sono gli estremi per un ricorso amministrativo, sulla modalità utilizzate da Patrimonio del Trentino spa nel dare l'edificio di Piedicastello al Centro sociale Bruno». Dopo l'annuncio ufficiale dell'arrivo del Centro sociale nella palazzina di via Brescia 31/33, mercoledì mattina a scendere in campo per criticare la decisione assunta sono stati Franca Penasa, Giacomo Bezzi, Claudia Povoli e Claudio Villotti. Contro il Bruno (ovviamente) anche Casa Pound, che invia un comunicato
Pacher: «L'accordo stipulato con contratto preliminare tra Patrimonio del Trentino spa, Piedicastello spa e società della Federazione trentina delle cooperative, finalizzato alla permuta dell'area ex Italcementi di proprietà della Federazione con gli immobili ex Dogana e Rettorato, prevede che Patrimonio consegni l'area ex Dogana libera da immobili e bonificata da inquinanti e ordigni bellici entro giugno 2014. Questo comporterà la demolizione dell'edificio attualmente occupato dal Centro Sociale»
Per ora nessuna ufficialità e i diretti interessati si «impegnano» a non dare nessun genere di conferma. La notizia è però nell'aria e riguarda la maxi operazione di permuta tra la Provincia di Trento e la Cooperazione Trentina. Questa al momento sarebbe in stand by, a causa della presenza del Centro Sociale Bruno in via Dogana. Tra le diverse possibilità che si starebbero prendendo in considerazione vi sarebbe quella ipotizzata dalla Patrimonio del Trentino Spa, il braccio operativo della Provincia, che punterebbe a uscire da questa impasse offrendo ai ragazzi del Bruno un trasferimento a Piedicastello