Lega infuriata: «Il Bruno è già a Piedicastello»
Non c'è mai stato amore tra il Centro sociale Bruno e la Lega Nord Trentino. E ora, dopo l'annuncio del trasferimento dalla sede di via Dogana, quella con la pittura del plantigrado, si registra un nuovo «braccio di ferro». In una nota, i militanti del Carroccio, annunciano che la Lega Nord ha allestito nella Piazza di Piedicastello il consueto gazebo per la raccolta firme contro l'insediamento del centro sociale nel quartiere. Il trasloco è previsto per i prossimi giorni, ma nel comunicato diffuso ieri gli esponenti della Lega Nord fanno sapere che i giovani del Bruno sono già entrati nello stabile assegnato loro a Piedicastello
Non c'è mai stato amore tra il Centro sociale Bruno e la Lega Nord Trentino. E ora, dopo l'annuncio del trasferimento dalla sede di via Dogana, quella con la pittura del plantigrado, si registra un nuovo «braccio di ferro». In una nota, i militanti del Carroccio, annunciano che la Lega Nord ha allestito nella Piazza di Piedicastello il consueto gazebo per la raccolta firme contro l'insediamento del centro sociale nel quartiere. Il trasloco è previsto per i prossimi giorni, ma nel comunicato diffuso ieri gli esponenti della Lega Nord fanno sapere che i giovani del Bruno sono già entrati nello stabile assegnato loro a Piedicastello. «A fianco dell'edificio si nota la presenza un grande container per le macerie che saranno prodotte nella ristrutturazione preannunciata, mentre all'esterno si possono già osservare gli spazi predisposti per i nuovi contatori. Presso i fabbri sono state già acquistate le grate per i cancelli che sono già stati installati, assieme alle chiusure per tutti i punti di accesso oggi esistenti. Le segnalazioni però, parlano di operai del Comune che svolgono i lavori e non di persone del Bruno. Se ciò venisse confermato, si tratterebbe dell'ennesima beffa ai danni dei residenti, i quali si erano fidati dell'amministrazione municipale e della Circoscrizione. Erano in attesa della tanto sospirata assemblea pubblica per spiegare le ragioni del no alla presenza del Bruno». Viene spiegatio che la mancanza delle commissioni della circoscrizione («Bloccate per volontà del Patt») ha reso, di fatto, «la Circoscrizione muta».