L'arresto di Rigotti, il sistema Galan e la Nuova Valsugana

Cosa c'entrano E Polis e Alberto Rigotti  con la maxi inchiesta veneta per le tangenti al Mose? C'entrano eccome. Lo snodo è la società  Adria Infrastrutture spa , oggi controllata dal gruppo veneto  Mantovani  ma fino a poco tempo fa partecipata, oltre che dal colosso delle costruzioni guidato all'epoca da  Piergiorgio Baita, dalla  Abm Network Investment di Rigotti e, tra gli altri, dalla società del presidente (fino al 2011) del  Consorzio Venezia Nuova , in capo al quale c'è il progetto Mose, Giovanni Mazzacurati

Veneto, una nuova Tangentopoli Che botta per la Valdastico Nord

La bufera giudiziaria che ha investito il Veneto, travolgendo un’intera classe politica come non succedeva dai tempi di Tangentopoli, rischia di farsi sentire, anche indirettamente, dalle nostre parti. E non, o non solo, per eventuali protagonisti trentini coinvolti dallo scandalo, ma soprattutto per l’inevitabile rallentamento di un progetto che ai veneti sta da sempre molto a cuore e che invece in Trentino ha trovato le porte chiuse, se non sbarrate. Stiamo parlando, ovviamente, della Valdastico. Uno dei suoi più influenti sponsor, l'assessore regionale alla mobilità e ai trasporti Renato Chisso, è infatti finito in manette, con l'accusa di corruzione contro i doveri d'ufficioI tuoi commenti

Inchiesta sul Mose: in manette 35 persone

Il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni è stato arrestato nell'inchiesta per corruzione, concussione e riciclaggio, della Procura di Venezia nell'ambito delle indagini sull'ex ad della Mantovani Giorgio Baita e gli appalti per il Mose. In manette anche l'assessore regionale alle Infrastrutture Renato Chisso (Forza Italia). Sono finite in manette 35 persone e un altro centinaio sarebbero gli indagati. Tra gli arrestati anche il consigliere regionale del Pd Giampiero Marchese, gli imprenditori Franco Morbiolo e Roberto Meneguzzo e l'ex generale della guardia di finanza (ora in pensione) Emilio Spaziante. Chiesto l'arresto anche dell'ex governatore veneto nonché ex ministro Giancarlo Galan (Forza Italia), oggi membro del Senato dove servirà l'autorizzazione per eseguire il provvedimento restrittivo