Rovereto, preside vieta la merendina in cortile

Niente merendine in cortile, non sta bene: chi vuole uscire per una boccata d'aria durante la ricreazione, deve prima «consumare» crackers, frutta e brioches in classe. Solo dopo può accedere al cortile. È la regola ferrea che la preside dell'Istituto comprensivo Rovereto Sud ha imposto ai suoi scolari. È una questione di educazione, spiega la dirigente, che cita l'esempio delle scuole tedesche. Ma i genitori, e gli stessi insegnanti, insorgon

l'Adige

Per i presidi trentini cala la busta paga

È stata una busta paga più «leggera», rispetto al recente passato, quella che i dirigenti scolastici trentini hanno incassato nel corso del 2012. Colpa della mancata erogazione della retribuzione di risultato, che ha ritoccato al ribasso gli stipendi. I quali restano comunque di buon livello. Solo due dirigenti su un totale di 76, infatti, scendono sotto la soglia dei tremila euro netti al mese. La media delle retribuzioni è di 81.224 euro annui lordi, per un monte stipendi pari a oltre 6,1 milioni di euro. In vetta alla classifica c'è Alberto Tomasi, dirigente del liceo scientifico di Trento «Da Vinci», seguito da Linda Segata, che quest'anno guida l'Istituto comprensivo Trento 3 e da Mario Turri (liceo linguistico di Trento)