Presidenza della Camera, tocca a Laura Boldrini
«Vorrei rivolgere il saluto rispettoso e riconoscente di tutta l'Assemblea e mio personale al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, custode rigoroso dell'unità del Paese e dei valori costituzionali». Così la neo presidente della Camera, Laura Boldrini, si è espressa aprendo il suo discorso di insediamento. Il riferimento a Napolitano è stato accolto da un lungo applauso dell'AulaI tuoi commentiLa giornata di ieri (Paolo Micheletto)
ULTIMISSIMA
Laura Boldrini è il nuovo presidente della Camera. Nata a Macerata il 28 aprile 1961. Laureata in Giurisprudenza presso la Sapienza Università di Roma nel 1985, ha lavorato in Rai, sia per la televisione sia per la radio. Nel 1989 ha cominciato la sua carriera all'ONU lavorando per quattro anni alla FAO, dove si occupava della produzione video e radio. Dal 1993 al 1998 ha lavorato presso il Programma Alimentare Mondiale (WFP) come portavoce per l'Italia. Dal 1998 al 2012 è stata portavoce dell'Alto Commissariato per i Rifugiati (UNHCR) per il quale ha coordinato anche le attività di informazione in Sud-Europa. In questi anni si è in particolare occupata dei flussi di migranti e rifugiati nel Mediterraneo. Ha svolto numerose missioni in luoghi di crisi, tra cui Ex-Jugoslavia, Afghanistan, Pakistan, Iraq, Iran, Sudan, Caucaso, Angola e Ruanda. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra i quali la Medaglia Ufficiale della Commissione Nazionale per la parità e le pari opportunità tra uomo e donna (1999), il titolo di Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana (2004), il Premio Consorte del Presidente delle Repubblica (2006) e il Premio giornalistico alla carriera Addetto Stampa dell'Anno del Consiglio Nazionale Ordine Giornalisti (2009).
LA GIORNATA DI IERI
TRENTO - Dellai si aggira con uno zaino nero griffato «Trentino», coerentemente con quanto aveva dichiarato nel suo discorso di abbandono della presidenza della Provincia: «Andrò a Roma con lo zaino del montanaro», aveva anticipato.
Sotto il braccio tiene la mazzetta di giornali, già sfogliati. Ha ben presenti gli articoli che parlano di lui come possibile «papabile» alla presidenza della Camera.
Lui si schermisce ma vale comunque la pena di seguire l'ipotesi, che pesca molto nel mondo dei retroscena politici ma rappresenta pur sempre qualcosa in più di una semplice suggestione. Ecco spiegato come si potrebbe arrivare alla presidenza di Dellai: nel caso di «larghe intese» tra le forze «responsabili» e cioè senza il Movimento 5 Stelle, il Pd potrebbe indicare Anna Finocchiaro quale presidente del Senato (da «muovere» poi alla presidenza del Consiglio alla ricerca di uno spazio per il governo), lasciando quindi ad un esponente della Lista Civica la presidenza della Camera.
In questo caso l'indicazione cadrebbe su Dellai, o in alternativa su altri montiani.
Di fronte al «salto» parlamentare Dellai svicola, anche a causa del fresco infortunio, e resta con i piedi per terra: «Quell'ipotesi non esiste, perché noi prevediamo il professor Monti alla presidenza del Senato».
Il Pd ha proposto questa mattina le candidatura di Laura Boldrini per Montecitorio e Piero Grasso per Palazzo Madama. Primo giorno per il nuovo Parlamento: situazione di stallo sui vertici. L'ex numero uno della Provincia di Trento fino ieri sera era tra i candidati alla presidenza della Camera. Importante incarico per Sergio Divina: sarà il vicepresidente della Lega Nord al Senato