Aspettando Pacher,  si prende altro tempo

Il nome del presidente della Provincia, Alberto Pacher, non è stato ancora archiviato nel tavolo delle trattative del centrosinistra autonomista per l'individuazione del candidato alla leadership della coalizione. E questo nonostante Pacher continui a tenere duro. Solo il Patt fa la voce grossa dicendo che: ci sia o no Pacher vuole le primari

di Luisa Maria Patruno

pacherTRENTO - Il presidente della Provincia, Alberto Pacher, ripete che da parte sua non ci sono novità. Eppure nella coalizione sono in molti a non essersi rassegnati al suo passo indietro, convinti che il suo nome sia l'unico ad avere una marcia in più per potersi accreditare direttamente come candidato condiviso fra le forze politiche della coalizione e che alla fine, cosciente di questo, cambierà idea.


Insomma, Pacher non c'è ma c'è. E questo sta condizionando la discussione nel centrosinistra autonomista, impedendo che si prendano in considerazione seriamente altri nomi, che poi al momento sono quelli degli altri assessori provinciali che hanno espresso la loro disponibilità, ovvero Alessandro Olivi (Pd), Ugo Rossi (Patt), Mauro Gilmozzi e Tiziano Mellarini (Upt), mentre al nessun'altra ipotesi è riuscita ad emergere come possibile soluzione unitaria: non Luca Zeni e Donata Borgonovo Re del Pd, per come si sono proposti, né fantomatici nomi della società civile.

 

Morale, lunedì scorso la riunione di maggioranza è servita solo a perfezionare la Certa d'intenti della coalizione, mentre sul nome del candidato presidente o sulle modalità di scelta (primarie o meno) si è rinviato ancora. 

 

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