Beppe Grillo attacca: «Napolitano lasci il Colle»
Grillo invita Napolitano a fare un passo indietro e lasciare il Colle ad un altro Presidente che sciolga le Camere o proponga un altro governo. Lo fa con toni anche sacrastici, che hanno subito determinato una levata di scudi fra esponenti del Pd e del Pdl. «Beppe Grillo dovrebbe vergognarsi!», afferma Mariastella Gelmini, vicecapogruppo del Pdl alla Camera. E la senatrice Pd Anna Finocchiaro aggiunge: «Le dichiarazioni di Beppe Grillo sono le parole inqualificabili di chi, senza neanche avere la responsabilità di sedere personalmente in Parlamento, cerca una visibilità e una centralità politica che non possiede più»
Beppe Grillo invita Napolitano a fare un passo indietro e lasciare il Colle ad un altro Presidente che sciolga le Camere o proponga un altro governo. Lo fa con toni anche sacrastici, che hanno subito determinato una levata di scudi fra esponenti del Pd e del Pdl. «Beppe Grillo dovrebbe vergognarsi!», afferma Mariastella Gelmini, vicecapogruppo del Pdl alla Camera. E la senatrice Pd, Anna Finocchiaro aggiunge: «Le dichiarazioni di Beppe Grillo sono le parole inqualificabili di chi, senza neanche avere la responsabilità di sedere personalmente in Parlamento, cerca una visibilità e una centralità politica che non possiede più».
«Ci sono sempre alternative, signor Presidente, e oggi è necessario voltare pagina», è invece l'incipit del testo affidato da Grillo al suo blog, in un post dal titolo «Napolitano, un passo indietro». Il leader del M5S accompagna il suo intervento con una foto del re Umberto II che lascia l'Italia dopo il referendum in cui gli italiani scelsero la Repubblica. Al posto del volto del monarca, c'è quello di Napolitano.
«Napolitano è un signore che fa politica dal dopoguerra, in Parlamento dal 1953, conosce deputati, senatori, ministri come un anziano maestro di scuola conoscerebbe a uno a uno i suoi ex allievi. È l'ultimo dei politici della Prima Repubblica ancora sulla scena, dopo la scomparsa di Andreotti, Cossiga e di tanti altri», afferma Grillo. Il Capo dello Stato è, «che lo voglia o meno, il vero punto di riferimento di un Governo di nani - prosegue - Un'alternanza al Quirinale avrebbe prodotto un cambiamento, un'uscita da una situazione cristallizzata. Così non è stato e Napolitano ha creduto che un governo di larghe intese potesse impedire il crollo del Paese. Invece ha ottenuto l'effetto contrario», è la diagnosi di Grillo.
«Ma nessuno, e Napolitano lo sa meglio di altri, è insostituibile. Lui è oggi, che lo voglia o meno, il garante di una situazione politica destinata al fallimento che ha consentito e avallato. Gli chiedo un passo indietro, il passaggio del testimone a un altro presidente che deciderà se sciogliere le Camere o proporre scenari di governo diversi da quello attuale, che è insostenibile come Napolitano stesso probabilmente ammetterebbe in privato».
Una nota del Pd definisce l'intervento di Grillo un «evidente tentativo di giocare allo sfascio del Paese».