Alfano: «Lampedusa Nobel per la pace»
Una previsione nera: quella dell'altroieri a Lampedusa non sarà l'ultima tragedia del mare. A formularla il ministro dell'Interno, Angelino Alfano. Mentre anche il premier Enrico Letta chiama l'Europa invitandola ad «alzare il livello» di intervento. «L'Italia - aggiunge - deve riuscire a trovare in Europa ascolto e alleati per avere maggiore efficacia sul fronte dell'immigrazIone». Il capo dello Stato Giorgio Napolitano, da parte sua, sottolinea l'esigenza di politiche specifiche per i profughi. E, intanto, crescono le adesioni alla campagna per assegnare a Lampedusa il Nobel per la pace
Una previsione nera: quella dell'altroieri a Lampedusa non sarà l'ultima tragedia del mare. A formularla il ministro dell'Interno, Angelino Alfano. Mentre anche il premier Enrico Letta chiama l'Europa invitandola ad «alzare il livello» di intervento. «L'Italia - aggiunge - deve riuscire a trovare in Europa ascolto e alleati per avere maggiore efficacia sul fronte dell'immigrazIone». Il capo dello Stato Giorgio Napolitano, da parte sua, sottolinea l'esigenza di politiche specifiche per i profughi. E, intanto, crescono le adesioni alla campagna per assegnare a Lampedusa il Nobel per la pace.
Alfano: tragedia non sarà ultima, Europa intervenga - Di ritorno dall'isola, «con animo sgomento e con il cuore colmo di dolore», Alfano interviene a riferire alla Camera per dire che «non vi è alcuna ragione per pensare che sia l'ultima volta. Ecco perchè la rabbia, la indignazione e il senso di impotenza ci impongono di unirci al grido di Papa Francesco, a quel "vergogna" che credo sia un sentimento collettivo». E, di nuovo, punta il dito verso Bruxelles. «L'Europa - spiega - deve scegliere se essere o se non essere, l'Europa deve scegliere se proteggere le proprie frontiere, perchè proteggere le proprie frontiere significherà proteggere i propri cittadini, ma anche proteggere dalla morte coloro i quali quelle frontiere valicano senza tutele, in mano ai mercanti di morte, senza assicurazioni e senza nulla». In cima alle richieste - che verranno portate martedì prossimo al vertice dei ministri europei dell'Interno in programma a Lussemburgo - il rafforzamento di Frontex, l'agenzia europea delle frontiere, con l'invio di altri mezzi, aerei e navali per vigilare sul Mediterraneo.
Bruxelles, falso dire che commissione fatto nulla - Il Commissario europeo per gli Affari interni e l'Immigrazione, Cecilia Malmstrom, riconosce che l'Europa, «deve fare di più e i suoi Stati membri devono mostrare solidarietà in maniera concreta», ma ricorda che «l'Italia è tra i principali beneficiari dei fondi europei» per fronteggiare i flussi migratori, «232 milioni nel periodo 2010-2012 e 137 milioni solo per il 2013».
Polemica in Italia, via la «Bossi-Fini» - C'è polemica anche in Italia, dove aumentano le richieste di cancellare l'attuale legge Bossi-Fini. Per il segretario del Pd, Guglielmo Epifani, «va cambiata perchè era fondata su un'idea di paura. Noi invece dobbiamo affrontare il tema dal punto di vista del rispetto».
Sulla stessa linea il ministro degli Esteri, Emma Bonino. Quel testo, dice, «va superato. È un vero peccato che l'iniziativa radicale di raccolta firme sui referendum per l'abrogazione della Bossi-Fini non sia andata in porto». Per il presidente del Senato, Pietro Grasso, «va attuato un temperamento della Bossi-Fini per evitare che, per esempio, come sembra, qualcuno per non incappare nel reato di favoreggiamento dei clandestini o dello sbarco di clandestini possa evitare di dare soccorso a persone che stanno per morire».
Bossi: la mia legge è una barriera - In serata è tornato a farsi sentire Umberto Bossi: «Dicono di cambiare la mia legge? Speriamo di no, è l'unica barriera che c'è all'invasione dei clandestini» dice a Virus su Raidue. «L'Italia - aggiunge - non può diventare la portaerei che accoglie tutti i clandestini del mondo». E attacca Kyenge: «Vuole portarci qui tutti i profughi del mondo».
Campagna per il Nobel della pace a Lampedusa - Intanto, cresce la campagna per chiedere che sia assegnato a Lampedusa il Nobel per la pace. «E speriamo - rileva Alfano - che a questa richiesta si aggiunga l'intera Unione europea». Per Grasso la candidatura dell'isola «sarebbe un segnale di riconoscenza nel nostro Paese e anche nei confronti di questi cittadini che hanno visto sconvolta la loro vita».