Il premier Letta a Dublino: «Ho le palle d'acciaio»
Cosa pensano di me in Europa? «Che ho le palle d'acciaio», dice Enrico Letta in un'intervista all'Irish Time, almeno stando alla traduzione letterale dell'espressione usata dal quotidiano: «balls of steel». Il messaggio è chiaro: aver mandato in minoranza Silvio Berlusconi nel voto sulla fiducia al governo un mese fa, gli ha fatto guadagnare parecchi punti nelle cancellerie europee. Tanto che, nonostante le continue turbolenze interne, Letta si dice determinato ad andare avanti
Cosa pensano di me in Europa? «Che ho le palle d'acciaio», dice Enrico Letta in un'intervista all'Irish Time, almeno stando alla traduzione letterale dell'espressione usata dal quotidiano: «balls of steel». Il messaggio è chiaro: aver mandato in minoranza Silvio Berlusconi nel voto sulla fiducia al governo un mese fa, gli ha fatto guadagnare parecchi punti nelle cancellerie europee. Tanto che, nonostante le continue turbolenze interne, Letta si dice determinato ad andare avanti. «Sapevo che le larghe intese sarebbero state difficili - spiega - ma è novembre e siamo ancora qui. E penso che l'Italia abbia bisogno che continuiamo il lavoro fatto fino ad ora».
A Dublino i temi sul tavolo sono di tutt'altro tenore, rispetto alle ironie e alle polemiche che suscita la battuta un po' maschilista di Letta. Crescita, presidenza europea, lotta alla disoccupazione, unione bancaria. Poi l'Europa, con l'Italia che - se il governo proseguirà il suo lavoro - potrà avere un ruolo da leadership con il semestre di presidenza italiano che partirà nella seconda metà del 2014. La parola chiave sarà «crescita», ha assicurato Letta, e il governo che sarà guidato dalla Merkel questa volta non si sottrarrà. «Sono molto fiducioso - ha detto il premier - sul fatto che il governo tedesco che uscirà dal negoziato sulla grande coalizione sarà con noi sulla strada di una legislatura per la crescita. Anche la Germania capisce e capirà che è necessario che l'intera Ue cresca».