Pd, ha vinto Renzi
Matteo Renzi si impone tra gli iscritti Pd con il 46,7% e tira un sospiro di sollievo per una vittoria nei congressi dei circoli che non era scontata. Ma c'è soddisfazione anche dalle parti di Gianni Cuperlo, che si attesta al 38,4% e sottolinea che il congresso non è quella «strada asfaltata» per il sindaco di Firenze che qualcuno ha descritto, ma una «partita ancora aperta» I tuoi commenti
ROMA - Matteo Renzi si impone tra gli iscritti Pd con il 46,7% e tira un sospiro di sollievo per una vittoria nei congressi dei circoli che non era scontata. Ma c'è soddisfazione anche dalle parti di Gianni Cuperlo, che si attesta al 38,4% e sottolinea che il congresso non è quella «strada asfaltata» per il sindaco di Firenze che qualcuno ha descritto, ma una «partita ancora aperta». Così Renzi rivendica il risultato e guarda alle primarie: «Essere nettamente in testa anche tra gli iscritti - scrive su facebook - è un risultato che in molti non si aspettavano: bene così, avanti tutta fino alle primarie aperte e libere dell'8 dicembre».
Cuperlo, che rivendica il proprio successo politico nei circoli, va all'attacco: «l'impianto che propone non apre una fase nuova, ma riproduce il ventennio che vorremmo lasciarci alle spalle».
La contesa resta, dunque, aspra tra i due principali sfidanti che staccano decisamente gli altri, con Pippo Civati al 9,19% e Gianni Pittella al 6%. Ma soprattutto torna alta la tensione tra il rottamatore e Massimo D'Alema. «Renzi vince - dice senza mezzi termini l'ex premier - grazie al voto dell'establishment. Prevale grazie all'acquisizione all'ultimo minuto di De Luca, al sostegno di Bassolino, Veltroni, Franceschini». Non solo. D'Alema, che, en passant dà al sindaco anche dell'ignorante e del superficiale, sottolinea come non ottenga la maggioranza assoluta.
Il sindaco non replica direttamente. «Si riascolti la canzone dei Rokes "Bisogna saper perdere", è il consiglio della senatrice renziana Isabella De Monte.
Per tutto il giorno, comunque, l'ex premier va all'attacco. E sembra arrivare ad evocare addirittura il fantasma della scissione. «Se vincesse Renzi - sottolinea - io temo che ci saranno delle persone che non si sentiranno più rappresentate in questo partito».
La tensione resta dunque alta mentre si avvia la terza fase del congresso per le primarie dell'8 dicembre.