Forconi, Viminale preoccupato
Quella dei forconi "è una protesta difficile, perchè imprevedibile" e "non c'è un vero interlocutore della protesta, è un fritto misto di situazioni non interpretabili. Il livello di attenzione è molto alto". Lo spiega in una intervista al Messaggero Armando Forgione, direttore del Servizio ordine pubblico del Viminale, spiegando che "la connotazione è di destra, ma è molto frastagliata: Forza Nuova, Casa Pound, Fratelli d'Italia e Storace
Quella dei forconi "è una protesta difficile, perchè imprevedibile" e "non c'è un vero interlocutore della protesta, è un fritto misto di situazioni non interpretabili. Il livello di attenzione è molto alto". Lo spiega in una intervista al Messaggero Armando Forgione, direttore del Servizio ordine pubblico del Viminale, spiegando che "la connotazione è di destra, ma è molto frastagliata: Forza Nuova, Casa Pound, Fratelli d'Italia e Storace. A Torino erano presenti anche i centri sociali, come Askatasuna, che non avevano alcuna voglia di lasciare la piazza agli avversari. Sono stati tutti insieme nei presidi, ma non hanno effettuato alcuna azione comune, hanno agito ognuno in punti diversi della città". "La volontà - dice - è di tenere le acque agitate. Anche le proteste degli studenti dell'università La Sapienza rientrano in questa logica". Rispetto all'annunciato sbarco della protesta a Roma "finora, l'unico che si è presentato in questura a Roma è stato Daniele Calvani, l'agricoltore di Latina, che rappresenta il Coordinamento nazionale 9 dicembre. Ma è stata solo una visita per avere informazioni, nessuna comunicazione formale". Le forze dell'ordine, comunque, hanno "cambiato approccio. Ora chi è destinato a fare ordine pubblico è molto preparato, non c'è più spazio all'improvvisazione". Insomma "non li abbracciamo ma certo le nostre reazioni, rispetto al passato, sono molto cambiate".