Inchiesta: Renzi «gratis» in affitto a Firenze
La procura di Firenze ha aperto un fascicolo conoscitivo, per ora senza ipotesi di reato né indagati, sull'affitto di un appartamento a Firenze. Non una casa qualunque, ma quella in cui per tre anni avrebbe vissuto Matteo Renzi. Dove sta il problema? Nel fatto che dal 14 marzo 2011 al 22 gennaio 2014 a pagare l'affitto dell'allora sindaco di Firenze sarebbe stato un suo caro amico, l'imprenditore Marco Carrai, a cui il Comune guidato da Renzi avrebbe assicurato nel contempo tanti incarichi
La procura di Firenze ha aperto un fascicolo conoscitivo, per ora senza ipotesi di reato né indagati, sull'affitto di un appartamento a Firenze. Non una casa qualunque, ma quella in cui per tre anni avrebbe vissuto Matteo Renzi. Dove sta il problema? Nel fatto che dal 14 marzo 2011 al 22 gennaio 2014 a pagare l'affitto dell'allora sindaco di Firenze sarebbe stato un suo caro amico, l'imprenditore Marco Carrai, a cui il Comune guidato da Renzi avrebbe assicurato nel contempo tanti incarichi.
Carrai infatti è attuale presidente di Adf, la società di gestione dell'aeroporto di Firenze (in cui il Comune ha una quota) ed è stato amministratore delegato della partecipata comunale Firenze Parcheggi, nonché socio di C&T Crossmedia, che si è aggiudicata dal Comune un servizio per il noleggio di tablet - guida per i visitatori di Palazzo Vecchio.
Il fascicolo è stato aperto in base a un esposto di un dipendente comunale, che da tempo spulcia le attività di Matteo Renzi. «In questi anni Renzi - precisa una nota dell'ufficio stampa dello stesso premier - ha vissuto a Pontassieve. La casa di via Alfani non era, dunque, la casa di Renzi pagata da altri, ma la casa di Carrai pagata da Carrai. Renzi ha usufruito solo in alcune circostanze dell'ospitalità di Carrai». Ma il caso ha scatenato M5S che, col capogruppo al Senato Vincenzo Maurizio Santangelo, ha domandato di «calendarizzare al più presto una seduta dove, il presidente del Consiglio spieghi i suoi rapporti con l'imprenditore Carrai». Richiesta cui gli altri partiti hanno detto no.
Ma un altro caso, più spinoso, si sta profilando: e riguarda l'assunzione di Renzi come dipendente da parte della società Chil, di famiglia, il giorno prima della sua candidatura a presidente della Provincia di Firenze, a novembre 2003. Per 7 mesi e mezzo, fino all'elezione nel giugno 2004, Chil paga i contributi, poi il peso della pensione, del tfr e dell'assistenza di Renzi passa sulle spalle dei contribuenti fiorentini. Per una cifra calcolata in 300mila euro. Per una vicenda simile, costata alle finanze pubbliche 8.700 euro, ora Josefa Idem rischia il processo.