I sindaci altoatesini «Vogliamo il vitalizio»
Mentre i consiglieri regionali stanno discutendo con non poca fatica di come cercare di ridurre i vitalizi del passato ed eliminare ogni forma di trattamento pensionistico per i nuovi consiglieri eletti in questa legislatura, ecco che il Consorzio dei comuni dell'Alto Adige ha pensato bene di andare controcorrente chiedendo il vitalizio anche per i sindaci, che oggi a differenza dei consiglieri regionali/provinciali non ne hanno diritto I tuoi commenti
Mentre i consiglieri regionali stanno discutendo con non poca fatica di come cercare di ridurre i vitalizi del passato ed eliminare ogni forma di trattamento pensionistico per i nuovi consiglieri eletti in questa legislatura, ecco che il Consorzio dei comuni dell'Alto Adige ha pensato bene di andare controcorrente chiedendo il vitalizio anche per i sindaci, che oggi a differenza dei consiglieri regionali/provinciali non ne hanno diritto.
Paride Gianmoena , presidente del Consorzio dei comuni trentini e del Consiglio delle autonomie, non condivide però l'iniziativa dei colleghi sudtirolesi.
«Non sono al corrente della presa di posizione dei sindaci dell'Alto Adige - dice Gianmoena - noi di questo argomento non abbiamo mai parlato in Consiglio delle autonomie e personalmente in questo momento non riterrei opportuno aprire questa discussione. È vero che i sindaci a differenza dei consiglieri regionali non hanno diritto al vitalizio né alla liquidazione e che oggi la maggior parte dei sindaci trentini, dove i comuni sono quasi tutti molto piccoli, non fanno solo i sindaci ma continuano il loro lavoro perché non possono vivere con la sola indennità, ma io penso che tutti in questa fase siano chiamati a dare di più non a chiedere».
Gianmoena, però, visto che la questione è stata messa sul tavolo dei colleghi altoatesini intende approfondirla cercando di capire innanzitutto da loro come intendono muoversi. «Prenderò contatti - dichiara il presidente - con il Consorzio dei comuni dell'Alto Adige per sapere cosa chiedono esattamente. È chiaro che l'ordinamento dei comuni è una competenza regionale e dunque la materia viene definita con una legge che riguarda sia i sindaci trentini che quelli altoatesini. Non è pensabile, infatti, che possa essere introdotto il vitalizio per i sindaci dell'Alto Adige e non per quelli del Trentino, anche se è vero che già oggi le indennità dei sindaci altoatesini sono fra il 30 r il 40% superiori a quelle dei sindaci trentini. Se ci sarà una discussione sul tema dovrà naturalmente coinvolgere sia i sindaci dell'Alto Adige che quelli trentini».
Intanto, però, l'idea di estendere i vitalizi dei consiglieri regionali anche ai sindaci è stata «gelata» ieri dal presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, che ha dichiarato: «Non mi sembra opportuno voler fare questa cosa con una legge ora. Prima dobbiamo sgombrare il campo dalle questioni pregresse relative ai vitalizi del consiglieri regionali». E anche il sindaco di Bolzano, Luigi Spagnolli, ha suggerito ai suoi colleghi e in particolare al presidente del Consorzio dei comuni, Andreas Schatzer, di soprassedere dal portare avanti in questo momento una richiesta del genere.
Il presidente Schatzer ha però fatto sapere che il Consorzio ha già attivato un gruppo di lavoro che dovrà presentare una proposta di vitalizio partendo dal fatto che oggi c'è una differenza di trattamento fra i lavoratori dipendenti che hanno diritto all'aspettativa e ai contributi figurativi e i lavoratori autonomi.