Lo sciopero generale si farà: il 12 dicembre. Ma non sarà uno sciopero unitario. Non del tutto, almeno: dall’incontro tra i leader sindacali, è uscito l’accordo di Cgil e Uil, mentre la Cisl conferma il solo «sciopero unitario» del pubblico impiego, che sarà deciso dalle categorie.

«Sui temi della legge di stabilità, del Jobs act» con la Uil «abbiamo registrato un importante convergenza - conferma la segretaria della Cgil, Susanna Camusso - e abbiamo convenuto di fare uno sciopero generale in una giornata con manifestazioni territoriali il 12 dicembre, avendo fatto verifiche sulla data».

«Noi non ci siamo sfilati, non abbiamo mai valutato di dichiarare lo sciopero generale»: così il leader della Cisl, Annamaria Furlan. «Confermiamo lo sciopero unitario del pubblico impiego, che sarà deciso dalle categorie». Oggi pomeriggio, fa inoltre sapere, si riunirà l’esecutivo nazionale e lì «la Cisl deciderà le sue forme di mobilitazione».

«Penso sia un errore. Sono molto dispiaciuto nel sentire che non c’è nessun riconoscimento rispetto a quanto fatto fino ad aggi e che il dissenso è molto più ampio di quello che potrebbe e legittimamente dovrebbe essere». Così il responsabile Economia e lavoro del Pd, Filippo Taddei, a margine del congresso Uil, sullo sciopero generale. «Massimo rispetto per i lavoratori che lo fanno», aggiunge, «per il loro dissenso, ma non confondiamo le organizzazioni e i lavoratori, perchè c’è una interazione ma non è la stessa cosa».