Vilipendio al capo dello Stato: condannato Storace
Francesco Storace è stato condannato a Roma a sei mesi - con sospensione della pena - per vilipendio al Presidente della Repubblica. L'esponente della Destra, ex Msi e ex An, definì "indegno" il comportamento del capo dello Stato Giorgio Napolitano nel contesto della polemica che era scoppiata nel 2007, quando l'ex ministro della sanità se la prese con la senatrice a vita Rita Levi Montalcini per il sostegno che assicurava al traballante governo Prodi. Storace, già presidente della Regione Lazio nella prima metà degli anni Duemila, attaccò poi anche il presidente della Repubblica che aveva fatto dichiarazioni in difesa della compianta neurologa e premio Nobel, scomparsa nel 2012 all'età di 103 anni, che era giunta sugli scranni di palazzo Madama nel 2001, nominata da Carlo Azeglio Ciampi.
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"Sono l'unico italiano condannato per questo reato. Hanno inventato il vilipendolo. Il vilipendio che dondola, a seconda di chi è accusato di commetterlo e nei confronti del presidente della Repubblica. Questa è una sentenza su commissione", ha commentato Francesco Storace ha commentato in aula, parlando con i giornalisti, la decisione del giudice monocratico che gli ha inflitto sei mesi. Il leader de La Destra non ha voluto spiegare a chi si riferisse.
"Sarà contento Napolitano" ha aggiunto lasciando il tribunale di Roma. Riferendosi al "presunto mandante" della condanna l'ex presidente della Regione Lazio ha detto: "Ieri il Pd ha bloccato per voce della Finocchiaro ogni possibilità di discussione sull'abrogazione o modifica di questo reato anacronistico, sarà contento Napolitano".