La ex: il copilota meditava gesto contro il sistema

«Un giorno farò qualcosa che cambierà completamente il sistema, e tutti conosceranno il mio nome e se lo ricorderanno»: Andreas Lubitz aveva pronunciato queste parole parlando con l’allora fidanzata, che ora si confida con il giornale tedesco Bild. Il giovane copilota che ha fatto schiantare sulle Alpi francesi l’Airbus di GermanWings si arrabbiava parlando di lavoro con la fidanzata: «Troppo poco denaro, paura per il contratto, troppa pressione».
Secondo la giovane Lubitz aveva già in mente per questo un gesto eclatante: «Da quando ho sentito del disastro mi torna sempre in mente una frase che ha detto. “Un giorno farò qualcosa che cambierà l’intero sistema e tutti allora conosceranno il mio nome e se lo ricorderanno”. Non ho mai capito cosa intendesse, ma ora ha un senso».

Ma secondo la ragazza, il copilota ha fatto schiantare il velivolo «perchè si è reso conto che svaniva, a causa dei suoi problemi di saluteil suo grande sogno di lavorare per Lufthansa, di un lavoro come capitano e come pilota di voli a lungo raggio». Poi, la giovane precisa: «Se si sono aggiunti problemi d’amore, non so. Sono molto scioccata, non me lo sarei mai aspettato. Ora i certificati di malattia stracciati hanno un senso per me. Sono una chiara prova che non volesse accettare che il suo grande sogno di volare come comandante era finito».

Privatamente esce l’immagine di un uomo gentile: «Durante i voli era una persona carina e aperta. Era molto tenero, un uomo che aveva bisogno d’amore. Era una brava persona, in grado di essere tanto dolce. Mi regalava fiori», racconta sotto anonimato la ventiseienne, che fa l’assistente di volo.
Poi il quadro cambia: «Abbiamo parlato sempre molto anche di lavoro e in quei frangenti era un’altra persona. Si arrabbiava per le condizioni in cui dovevamo lavorare. Troppo poco denaro, paura per il contratto, troppa pressione».

La relazione è durata cinque mesi, in cui i due hanno spesso volato insieme e condiviso stanze d’hotel nascondendo la relazione ai colleghi, racconta Bild. «Ci siamo conosciuti l’anno scorso su un volo, ci siamo scambiati i numeri di telefono e siamo rimasti in contatto. Di lì le cose sono cresciute, ma non ho mai voluto che diventasse ufficiale. Per questo ci incontravamo in hotel, perché non mi piace mischiare l’amore con il lavoro».

Andreas Lubitz aveva una personalità disturbata, dunque, secondo quanto emerge dalle parole della ex: «Una notte si è svegliato e urlava “Precipitiamo”, perchè aveva avuto un incubo. Ma poteva nascondere bene agli altri quel che gli stava veramente accadendo.
Mi sono separata da lui perché diventava sempre più chiaro che aveva dei problemi. Nelle conversazioni a un certo punto perdeva il controllo e mi urlava contro. Avevo paura. Una volta si è persino chiuso in bagno per un lungo periodo. Non ha mai parlato molto della sua malattia. Solo del fatto che per questo era sotto trattamento psichiatrico».
La ex fidanzata conferma indirettamente che, almeno fino all’anno scorso, durante la loro relazione, Andreas Lubitz era in cura per i suoi disturbi psichiatrici.

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