Razionalizzazione Poste, Panizza convince Governo a tutelare territori di montagna
Il Governo ha accolto uno specifico ordine del giorno del Senatore Panizza nel corso della discussione sul piano di razionalizzazione di Poste Italiane.
"Con l'ordine del giorno approvato all'unanimità dall'aula del Senato oggi - spiega il segretario politico del PATT - il Governo si impegna a intervenire presso Poste Italiane affinché il nuovo piano non si prefiguri come penalizzante, fino ai casi estremi di vera e propria cancellazione del servizio, per i territori di montagna".
Durante il suo intervento in Aula, Panizza ha ribadito come "non possono restare inascoltate le proteste degli Enti locali e delle comunità interessate. Ci sono poi delle norme, a cominciare dalla delibera AGCOM, che impongono a Poste Italiane, una società pubblica che opera in un regime di sostanziale monopolio, di concertare con gli Enti Locali qualunque azione volta a ridisegnare la mappa dei propri presidi. Non dimentichiamoci - ha insistito il Senatore - che il servizio postale si configura come diritto universale alle comunicazioni: Poste italiane non può non tenerne conto.
Panizza ha poi ricordato la forte iniziativa legislativa portata avanti dal Gruppo Interparlamentare per lo Sviluppo della Montagna di cui è vicepresidente, con interrogazioni presentate sia alla Camera che al Senato, il coinvolgimento delle comunità e degli enti locali e le sollecitazioni sia nei confronti di Poste Italiane che dell'AGCOM: "il fatto che le Posteno abbia sospeso il piano per avviare un tavolo di confronto con le regioni e le province a statuto autonomo è un primo passo. Ne vanno però compiuti altri.
Le piccole comunità di montagna - ha continuato Panizza - hanno saputo negli anni trovare forme di collaborazione con Poste Italiane ed hanno risolto il problema: cito ad esempio il caso del comune di Valfloriana, un territorio costituito da innumerevoli piccolissime frazioni all'inizio della val di fiemme, che ha messo a disposizione delle Poste il centro anziani ed ha trovato la formula per collaborare direttamente all'apertura dello sportello. Ma in Trentino si sta già attivando il mondo della cooperazione per mettere a disposizione i punti vendita delle famiglie cooperative e gli sportelli delle casse rurali. Come si vede, la montagna non sta a guardare ma reagisce mettendo a disposizione le proprie strutture e le proprie risorse umane. Tuttavia sarebbe un grave problema se in Trentino chiudessero uffici postali che servono zone estese seppur a bassa densità abitativa e con una popolazione perlopiù anziana. Non dobbiamo dimenticarci che per le zone di montagna l'accesso ai servizi è elemento dirimente per evitare lo spopolamento e l'involuzione economica di zone che invece vanno tutelate e valorizzate, che hanno importanti potenzialità di crescita dal punto di vista delle produzioni, del turismo, del patrimonio naturalistico", ha concluso il Senatore.
Il sottosegretario Giacomelli, nella sua replica, si è detto d'accordo con le motivazioni espresse da Panizza, sottolineando l'importanza del coinvolgimento degli Enti locali e delle comunità nella ridefinizione del piano di razionalizzazione di Poste Italiane.