Fine pena per Berlusconi, la Procura potrebbe opporsi
La Procura generale di Milano sta valutando un eventuale ricorso contro il provvedimento con cui il Tribunale di Sorveglianza, una settimana fa, ha dichiarato estinta la pena per Silvio Berlusconi (nella foto) per il caso Mediaset. E proprio nell'ambito di questa valutazione, il sostituto pg Antonio Lamanna ha chiesto ai pm dell'inchiesta «Ruby ter» atti dell'indagine nella quale l'ex premier è indagato per corruzione in atti giudiziari.
Il magistrato, infatti, vuole accertare se l'ex presidente del Consiglio abbia commesso reati nel periodo di affidamento in prova e sul punto la Procura ha segnalato che avrebbe corrotto testimoni fino al 17 febbraio scorso.
In particolare, prima dell'udienza dello scorso 9 aprile del Tribunale di Sorveglianza (che ha dichiarato estinta la pena di Berlusconi, il 14 aprile), il sostituto pg ha chiesto al procuratore aggiunto Pietro Forno e ai pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio alcuni atti del fascicolo «Ruby ter». Indagine nella quale l'ex premier è accusato di corruzione in atti giudiziari assieme a 21 ragazze, Ruby compresa. L'ipotesi degli inquirenti, infatti, è che l'ex presidente del Consiglio fino ad un paio di mesi fa abbia continuato a retribuire, anche con soldi in contanti, le cosiddette «olgettine» ospiti delle serate ad Arcore e poi passate sul banco dei testimoni dei due processi sul caso Ruby, in cambio della loro reticenza o del loro silenzio.
La richiesta della Procura generale è finalizzata a verificare se Berlusconi, nel corso dei 10 mesi e mezzo di affidamento in prova ai servizi sociali (terminati lo scorso 8 marzo), abbia commesso o meno reati e, in particolare, la presunta corruzione in atti giudiziari contestata dai pm. Al termine degli accertamenti il sostituto pg deciderà se presentare o meno opposizione contro l'ordinanza di declaratoria di estinzione della pena, depositata dai giudici della Sorveglianza dopo un'udienza «de plano», nella quale, dunque, la Procura generale non ha potuto esprimere pareri.
Dopo la notifica della decisione della Sorveglianza al sostituto pg (l'atto non è ancora arrivato sul suo tavolo), il magistrato avrà 15 giorni di tempo per opporsi e poi sul ricorso deciderà sempre la Sorveglianza (nel caso di bocciatura la Procura generale potrà ricorrere fino in Cassazione). Il presupposto dell'eventuale opposizione contro l'estinzione della pena, con la quale Berlusconi è tornato libero, è che il condannato, affidato in prova, abbia commesso reati durante il periodo di riabilitazione.