Nepal, altro sisma violento al confine con la Cina
La terra trema di nuovo in Nepal: poco dopo le 9 una scossa violenta ha colpito una zona di confine con la Cina. L’Istituto geofisico statunitense ha indicato a 7.4 sulla scala Richter la stima preliminare sulla scossa che ha colpito il nordest del Nepal: l’epicentro è stato localizzato a circa 83 km a est della capitale Kathmandu.
La scossa, durata circa un minuto, è stata avvertitae anche a New Delhi e in altre parti del nord dell’India.
Altre scosse tra magnitudo 5 e 6 hanno colpito in sequenza il Nepal, circa dieciminuti dopo il primo terremoto, secondo quanto ha registrato il Centro sismologico mediterraneo europeo (Emsc).
Si sono registrati diversi nuovi crolli di edifici e varie frane. Le autorità parlano per ora di alcune decine di morti, in Nepal e in India, mentre i feriti sarebbero già un migliaio, secondo quanto riferisce il ministero
dell'interno nepalese.
«Sono tutti in strada con il fiato sospeso in attesa che le scosse finiscano. I negozi stanno chiudendo e tutte le attività sono paralizzate», ha detto all’Ansa Chiara Mastrofini, cooperante italiana impegnata in un progetto in un orfanotrofio alla periferia di Kathmandu.
«Le persone si sono riversate tutte in strada, c’erano già state delle piccole scosse durante le ultime ore e la paura è tanta. Non è possibile valutare i danni, al momento, ma l’epicentro a Namche Bazar, nella zona nord-est del Nepal al confine con la Cina e vicino all’Everest, purtroppo non fa ben sperare». È la testimonianza di Erica Beuzer, coordinatrice in loco della onlus bolognese Gvc, dopo la nuova forte scossa di terremoto in Nepal.
Al momento della scossa, la volontaria si trovava fuori e sta ora tornando verso la propria residenza. «La scossa è stata molto forte - ha aggiunto - e la gente si è precipitata fuori dalle case. Tutto è immobile ora».
Tre grosse slavine si sono staccate nel distretto di Sindhupalchowk, una delle aree gravemente danneggiate dal sisma del 25 aprile.
Numerose frane contribuiscono a rendere la situazione più critica e ad ostacolare i soccorsi: sono le testimonianze raccolte dalla Cnn, che pubblica sul suo sito le immagine di un video ripreso all’aeroporto di Kathmandu in cui si vedono centinaia di passeggeri uscire dallo scalo durante il tremore. «Tutti sono scesi in strada», ha raccontato Phurba Sherpa, un freelance a Kathmandu, secondo il quale il terremoto è stato «molto grande».
Manesh Shrestha, un producer della Cnn, ha detto che al momento del sisma si trovava in una cittadina fuori Kathmandu e stava aiutando la popolazione locale a rimuovere le macerie del terremoto del 25 aprile: il nuovo terremoto, ha aggiunto, ha fatto crollare quattro case che erano già state danneggiate da quello precedente.
«C’è stata molta agitazione tra la gente ma non ci risultano nuovi feriti o vittime», ha detto Stefano Ciavela, il coordinatore della Protezione civile italiana che si trova a nord di Kathmandu insieme al team medico sanitario inviato in Nepal per assistere la popolazione terremotata.
«È scattato il piano di sicurezza previsto in questi casi - ha aggiunto - e tutti gli operatori che erano impegnati in diverse attività, come sopralluoghi e distribuzione di materiale, sono rientrati illesi nella nostra base».
Nell’ospedale da campo della Protezione civile c’erano una ventina di nepalesi ricoverati o in attesa di cure.
Il team di 39 persone, tra personale sanitario del Gruppo di chirurgia d’urgenza e vigili del fuoco altamente specializzati, si trova dal 3 maggio nel villaggio di Satbise, sul confine tra i distretti di Nuwakot e di Rasuwa, a circa quattro ore di auto a nord di Kathmandu. Il posto, completamente devastato dal sisma del 25 aprile, si trova a circa 150 km dall’epicentro del terremoto di stamane.
Da parte sua, Sabin Shrestha, un attivista in un villaggio alla periferia di Kathmandu ha detto di avere visto crollare decine di case. A Sindupalchowk, una zona a nord della capitale pesantemente colpita dal terremoto precedente, il giornalista Anil Thapa ha detto che numerose frane hanno raso al suolo altrettante case.
Un giornalista di Channel NewsAsia, Jack Board, ha filmato il caos che ha colpito l’aeroporto di Kathmandu: il video mostra centinaia di passeggeri che escono dall’edificio mentre la terra trema.
L'intensità della scossa odierna non è di molto inferiore a quella del terremoto devastante avvenuto il 25 aprile scorso, che secondo le ultime informazioni diffuse dal ministero dell’interno ha provocato oltre 8 mila morti e 17.866 feriti. Dopo gli 8.000 morti raggiunti e la devastazione di interi villaggi, questa nuova scossa rallenta gli aiuti nel Paese. Si teme soprattutto nelle zone di montagna, dove proprio lo scorso fine settimana Gvc aveva svolto una missione di ricognizione e di aiuti di emergenza, «arrivando per primi via terra in una zona servita solo da elicotteri». A complicare la situazione - prevede la Gvc - sarà la stagione dei monsoni, tra poco meno di un mese.
A livello di distretto, il sisma di tre settimane fa si è accanito in particolare con quello di Sindhupalchowk che ha registrato 3.107 morti, seguito da Kathmandu (1.222). Infine il ministero ha segnalato che 296.903 case private sono andate completamente distrutte, insieme a 10.803 proprietà pubbliche, pure completamente rase al suolo.