Berlusconi: battiamo il Pd in 4 Regioni e mandiamo a casa Renzi
Da Assisi Silvio Berlusconi indica l’obiettivo: conquistare quattro regioni, tra cui l’Umbria, alle elezioni di domenica prossima per far sì che il Pd mandi «a casa» Matteo Renzi, che pure non nomina mai espressamente. Lo fa in un teatro colmo di sostenitori, nel corso di un intervento a sostegno del candidato del centrodestra alla presidenza dell’Umbria, l’attuale sindaco di Assisi Claudio Ricci.
«Se noi dovessimo vincere in Veneto, Campania, Liguria e Umbria - sottolinea Berlusconi dal palco del Lyrick - questo signore va a casa. Non le elezioni, non noi, ma i suoi amici di sinistra nel Partito democratico lo manderebbero a casa».
Il leader di Forza Italia non nasconde il valore della prossima consultazione. «Queste elezioni - afferma - sono importanti. Non hanno solo un valore regionale». E crede «che un’alternanza ci voglia». «Perché - aggiunge - scopa nuova scopa bene».
Alternativa che in Umbria per Berlusconi si chiama Claudio Ricci che è riuscito a «mettere insieme tutto il centrodestra» e guida una città che «è come la Svizzera», mentre Salerno «è un disastro». «Non è stato così facile perchè purtroppo - aggiunge - la situazione attuale dello schieramento disorienta molti nostri anche antichi elettori».
E riguardo al futuro leader, sottolinea che «si farà vivo e ancora non c’ è». Berlusconi ribadisce comunque il suo obiettivo di costituire un grande partito «repubblicano». «Io - annuncia - farò il suggeritore e l’istigatore».
Ma da Assisi, Berlusconi rivolge una preghiera anche a San Francesco. «Fà o santo caro che quel miracolo del 2000 si ripeta» le sue parole ricordando le elezioni di allora.
«Quell’anno - dice - circumnavigammo l’Italia su una nave che avevano chiamato “della libertà”. I risultati furono di una grande vittoria e chi si era instaurato a Palazzo Chigi senza passare per mezzo della democrazia, ma con un giro di palazzo, D’Alema, fu costretto a sloggiare. Io memore di quella situazione credo che debba trovare il tempo per andare in basilica e rivolgere una preghiera a SanFrancesco perché quel miracolo si ripeta».
Ma in un’intervista al Giornale dell’Umbria, Berlusconi aveva parlato anche di politica e questioni economiche internazionali.
«Il ritorno alla lira - sostiene - sarà inevitabile, che lo si voglia o no, se l’Europa continuerà ad agire come ha fatto in questi anni di crisi, ponendo regole e comportamenti che hanno aggravato la situazione in questi Paesi come l’Italia. L’euro è un’idea giusta, nata e gestita in modo sbagliato».