Omofobia, la maggioranza fa slittare la legge

Il centrosinistra autonomista indebolito dal risultato delle elezioni comunali e sempre più sfilacciato ha deciso ieri di fare slittare il disegno di legge provinciale contro l'omofobia, nato da una proposta di iniziativa popolare promossa dall'Arcigay del Trentino. Il disegno di legge ha già avuto fino ad ora un iter travagliato, perché dopo essere approdato all'esame del consiglio provinciale nel settembre dell'anno scorso si è stato bloccato dall'ostruzionismo delle opposizioni di centrodestra decise a impedirne l'approvazione.

Dopo giorni di muro contro muso il governatore Ugo Rossi ha acconsentito a sospendere e rinviare l'esame del disegno di legge all'inizio di quest'anno.

Ancora una volta l'ostruzionismo ne ha bloccata l'approvazione e la maggioranza si è arresa accettando un ennesimo rinvio. Ieri in riunione dei capigruppo, dove si doveva decidere il calendario dei lavori delle prossime sedute il disegno di legge si è deciso di fare slittare la ripresa della trattazione in una seduta del secondo semestre dell'anno.

Un piccolo «giallo» ha segnato però ieri la notizia del rinvio, visto che un primo comunicato dell'ufficio stampa del consiglio provinciale aveva parlato di uno slittamento al 2016. Poi, dopo le proteste del consigliere provinciale Mattia Civico (Pd), primo firmatario del disegno di legge insieme ai proponenti del testo d'iniziativa popolare, il presidente del consiglio Bruno Dorigatti ha fatto correggere il comunicato precisando che la decisione dei capigruppo parlava della seconda parte dell'anno e non del 2016.

 

 

comments powered by Disqus