Un uomo si è lanciato alla guida del suo Suv contro la folla nel centro di Graz, in Austria, uccidendo tre passanti e ferendo 34 persone. Alcuni testimoni hanno riferito di aver visto l’uomo, poi arrestato, colpire a caso, facendo in modo che il suv li travolgesse.

L’uomo «ha volontariamente» guidato il mezzo contro i passanti ed era «armato di un coltello», con il quale ha minacciato gli agenti che sono poi riusciti a bloccarlo. Lo riferiscono i media austriaci, citando le autorità, tra cui il sindaco, e testimoni oculari. Tra le vittime, un bambino di appena quattro anni. Secondo quanto precisato stasera dalla polizia, le altre due vittime sono una donna, morta come il bambino nella Herrengasse, e un uomo di 28, investito mentre si trovava nei pressi della sinagoga. L’età degli altri 34 feriti va da quattro a 74 anni. Fra di loro anche una ragazza che compiva oggi 21 anni.

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Il governatore Schuetzenhoefer si è detto «scioccato, colpito e sconvolto» dall’episodio avvenuto stamane. Sul posto si trovano nel frattempo 50 ambulanze, 16 sanitari del pronto intervento e medici che hanno soccorso i passanti coinvolti nella folle corsa del suv. È stata approntata anche una unità di crisi.

Il capo della polizia regionale, ha escluso una matrice terroristica dietro la corsa folle: «nessun fanatismo come movente», ha detto secondo quanto riportato dall’agenzia Apa. Disturbi psichici avrebbero spinto l’uomo di 26 anni al volante del suv. «Si tratta di una psicosi con risvolti familiari», ha detto il capo della polizia regionale, Josef Klamminger, durante una conferenza stampa.