Trasparenza sui soldi ai politici: Bottamedi polemica con Degasperi
Continua la polemica fra Patt e M5S sui costi della politica in Provincia di Trento. Ora la ex cinquestelle Manuela Bottamedi, passata al Patt, replica al suo ex compagno di gruppo Filippo Degasperi (M5S) che ha chiesto trasparenza invitando tutti i consiglieri a imitarlo nella pubblicazione online di tutti i compensi, spese e rimborsi.
Continua la polemica fra Patt e M5S sui costi della politica in Provincia di Trento. Ora la ex cinquestelle. Manuela Bottamedi, passata al Patt, replica al suo ex compagno di gruppo Filippo Degasperi (M5S) che ha chiesto trasparenza invitando tutti i consiglieri a imitarlo nella pubblicazione online di tutti i compensi, spese e rimborsi.
«Notiamo grande agitazione del consigliere Degasperi, che sul tema Patt-vitalizi-rimborsi spese della Regione ha già scritto tre comunicati in due giorni. Che sia stato punto sul vivo?». Chiede polemicamente la consigliera provinciale del Patt, che ieri ha depositato in Regione due interrogazioni, attraverso le quali chiede a quanto ammontano i rimborsi spese erogati dall'ente regionale e i nomi dei consiglieri che hanno aderito alla proposta di polizza vita regionale.
«La richiesta dei rimborsi spese sostenuti dai consiglieri (Degasperi compreso) nell'esercizio del proprio mandato - prosegue la nota di Bottamedi - è certamente un diritto previsto dalla normativa, ma non si capisce come mai colui che si erge a unico detentore della morale e dell'onestà continui a sparare sulla casta, sui privilegi dei politici, sull' "uso predatorio delle risorse pubbliche" (usiamo i termini del comunicato dei pentastellati), se poi di questi privilegi e di queste risorse pubbliche ne fa abbondante utilizzo, chiedendo rimborsi alla Regione per ogni minimo spostamento in automobile. Quando era insegnante chiedeva forse il rimborso spese per i viaggi effettuati? No, visto che gli insegnanti non godono di questi bonus. E allora perché ostinarsi a sostenere che "il M5S è l'unica forza politica a perseguire una battaglia contro i privilegi della casta" (parole tratte dal comunicato del Movimento)? Perché aderire alla polizza vita regionale dopo avere dichiarato per un anno e mezzo che l'ente Regione non deve più fare l'ente previdenziale? Perchè aderire visto che Degasperi sostiene di avere già un'altra polizza privata? Forse perchè le condizioni di quella pubblica sarebbe state molto più vantaggiose e interessanti?
«E perché dichiarare che la polizza l'avrebbe pagata di tasca propria quando non ne avremo mai le prove (in mancanza di dichiarazioni formali), e quando ciò sarebbe risultato tecnicamente impossibile (il contratto unico stipulato tra Regione e Assicurazione non prevede contratti personalizzati)?. Adesso qualsiasi dichiarazione o marcia indietro di Degasperi - conclude Bottamedi - sarebbe fuori tempo massimo. Tempo scaduto. Unico risultato di una politica moralista, bacchettona e ipocrita è la divisione dei politici tra "buoni"e "cattivi" in base a un unico criterio: i soldi percepiti, richiesti, restituiti. Preferisco invece suddividere i politici tra onesti e disonesti, in base a come lavorano e a come interpretano il loro mandato. Di onesti e di furbetti se ne trovano in tutte le compagini, Movimento compreso».