Riforma urbanistica: Movimento 5 Stelle contro
La discussione in Consiglio provinciale sul disegno di legge riguardante l'urbanistica prenderà il via questa settimana. Sarà un passaggio delicatissimo anche per le diverse critiche che sono già state sollevate da associazioni come Italia Nostra e non solo. Ieri a scoprire le proprie carte è stato il Movimento 5 Stelle che per la discussione della riforma Daldoss ha l'intenzione di presentare circa un migliaio di emendamenti, di cui una gran parte utilizzati per fare ostruzionismo.
«Nella proposta di legge sulla riforma urbanistica - spiega il consigliere Filippo Degasperi - cogliamo degli spunti e degli stimoli positivi dal testo che riguardano il consumo zero del territorio, la semplificazione e la partecipazione. Detto ciò, però, alle enunciazioni non seguono gli strumenti per raggiungere gli obiettivi e diversi passaggi sono contradditori». Sono circa 140 gli emendamenti ritenuti fondamentali proposti dal Movimento 5 Stelle. Tra questi viene trattata la questione del «consumo zero del territorio». «In nessuna parte - dice Degasperi - si parla di censimento della situazione esistente per capire quale sia il patrimonio sfitto, fatiscente o invenduto. Così non si può accertare il reale bisogno di nuove aree di espansione urbana». Vi è poi la contraddizione riguardante i previsti contributi alla costruzioni. «Appare contradditorio parlare di consumo zero - aggiunte il consigliere del M5S - e poi prevedere sgravi importanti del contributo di costruzione per nuovi complessi».
Molto critico il Movimento 5 Stelle anche sul tema della «partecipazione»: «Rimane pura accademia senza alcuno strumento per metterla effettivamente in atto». Ultimo punto: «Nonostante la legislazione nazionale - dice Degasperi - in Trentino si integrano le commissioni tecniche con politici. Crediamo che si debba eliminare la presenza politica ma visto gli interessi di maggioranza e opposizione potremmo anche pensare, come fatto in Alto Adige, che se ci deve essere la politica, almeno ci sia un giusto spazio anche alle minoranze». Molto critico anche il parlamentare Riccardo Fraccaro : «Pensiamo anche di proporre un emendamento per l'introduzione del referendum per le grandi opere. Vorremo - spiega - passare da una situazione storica in cui la legge urbanistica veniva usata dalla politica per spargere favori ad uno strumento ben più importante di sviluppo sostenibile per il territorio».