M5S, interrogazione parlamentare per il 7 in condotta allo studente del Prati «critico»
Sul caso sollevato da Lorenzo Borga, lo studente del Liceo Prati di Trento che a fine anno si è guadagnato un 7 in condotta per aver chiesto pubblicamente delle spiegazioni alla preside, è intervenuto anche il deputato M5S Riccardo Fraccaro, che martedì 28 luglio ha depositato alla Camera un’interrogazione a risposta scritta indirizzata al Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca per far luce sulla questione.
«Il caso Borga – continua Fraccaro – è emblematico di come il potere costituito cerchi di affossare l’attività e le proposte politiche del MoVimento 5 Stelle. Il fatto ancora più grave è che ciò sia avvenuto all’interno dell’istituzione scolastica. E l’ingerenza della dirigente, che si è misurata in questo caso, è una chiara avvisaglia dei rischi concreti a cui si va incontro con gli ancora più ampi poteri conferiti ai dirigenti scolastici dal ddl di Renzi sulla Buona Scuola».
I FATTI
Prima di tutto un passo indietro, per ricostruire la vicenda. Siamo a fine gennaio 2015 e al Liceo Classico Giovanni Prati di Trento viene organizzato un dibattito con gli studenti, sul tema «Ius soli e matrimoni gay». Vengono invitati rappresentanti di tutte le forze politiche locali, da destra a sinistra passando per il centro. Tutti tranne gli esponenti del Movimento 5 Stelle. Uno studente, Lorenzo Borga, in nome della pluralità si mette di traverso: pur, come dichiara, essendo personalmente lontanissimo dalle idee politiche del Movimento, ritiene giusto che vengano almeno invitati anche loro. Scrive un post sul proprio blog e subito dopo anche il M5S chiede il perché dell'esclusione.
Storia finita? Assolutamente no. La preside scrive all'Adige, evoca la macchina del fango, difende la propria presa di posizione e anzi accusa lo studente. Studente che, invece, non si fa intimorire, difende le proprie idee e smentisce punto per punto lo scritto della preside. Ne seguono una serie di comunicati da parte di vari schieramenti politici, che cavalcano la polemica. La vicenda si chiude con il dibattito che si svolge, il M5S che resta a casa, Borga che continua ad andare a scuola, la preside che continua a fare la preside. Fino a ieri.
Ieri Lorenzo scrive un nuovo post sul proprio blog (lo trovate integralmente qui sotto), ancora una volta molto sincero, onesto, interessante. A fine anno si è beccato un 7 in condotta. La sua colpa? Beh, ovvio, essere andato contro l'Istituzione scolastica. Chiedere spiegazioni, cercare di far rispettare le regole, criticare, interessarsi, partecipare, anche "rompere le scatole" se vogliamo, non va bene. Per tutte queste "abominevoli e vergognose" mancanze Lorenzo Borga si è beccato un 7 in condotta.