Valdastico, da domani scatta il conto alla rovescia. Trentino, Veneto e Stato si trovano per cercare un'intesa
Domani si riunirà per la prima volta a Roma il Comitato paritetico fra la Provincia di Trento, la Regione Veneto e lo Stato istituito per cercare un'intesa sulla realizzazione dell'autostrada Valdastico Nord. Per il Trentino siederanno al tavolo l'assessore ai lavori pubblici, trasporti e ambiente, Mauro Gilmozzi, e i dirigenti generali Fabio Scalet (Affari istituzionali) e Raffaele De Col (Lavori pubblici e infrastrutture). La decisione di avviare la procedura per l'intesa è stata presa con atto del Cipe all'inizio di agosto con cui si stabiliscono anche i tempi di questo confronto.
Dopo il primo incontro - che si terrà appunto domani - il Comitato paritetico avrà tempo 45 giorni per «verificare la sussistenza di tutte le condizioni previste ai fini dell'intesa e in particolare a definire la soluzione più rispondente agli obiettivi strategici europei, nazionali e locali, analizzando e integrando le ipotesi progettuali allo studio nel quadro complessivo dei collegamenti che attraversano l'arco alpino orientale».
Il documento del Cipe aggiunge inoltre che: «La soluzione individuata sarà sottoposta al Cipe nei successivi 30 giorni , previa delibera degli organi provinciali, regionali e statali competenti, comprensiva delle attività e dei tempi previsti per la redazione del progetto definitivo e la sua approvazione da parte dello stesso Cipe». In sostanza, dunque, da domani partiranno i due mesi e mezzo di tempo per stabilire se e come sarà realizzata l'autostrada che in buona parte ricadrà sul territorio trentino. Alla vigilia di questo importante primo incontro del tavolo sulla Valdastico, oggi in consiglio provinciale si discutevano ben tre mozioni sulla questione. La prima, bocciata, di Walter Viola (Progetto Trentino) era favorevole alla realizzazione della Valdastico. Puntava a impegnare la giunta a elaborare una proposta progettuale di tracciato da sottoporre agli enti locali interessati. Le altre due mozioni sono invece contrarie all'opera.
Un «no» senza se e senza ma viene espresso dalla mozione di Filippo Degasperi (M5S) che appunto chiede una netta presa di posizione della giunta contro questa autostrada al tavolo dell'intesa. Bocciata anche questa. Poi c'era una mozione di Alessio Manica , capogruppo del Pd, sottoscritta anche dalle altre forze politiche della maggioranza, che dice di dare priorità assoluta alla ferrovia e di ribadire al tavolo dell'intesa le motivazioni che hanno spinto da sempre e tuttora il Trentino a dire no alla Valdastico, ma non esclude neppure che alla fine si arrivi a un'intesa che preveda l'opera.