Apre a Bologna una nuova Casa del Popolo nella ex sede dell'Aci
In epoca post-comunista, a Bologna c’è chi non si arrende e ricomincia daccapo, aprendo una «Casa del Popolo» nuova di zecca. L’inaugurazione è il 25 ottobre nella prima periferia, in via Marzabotto davanti all’ospedale Maggiore.
Si chiama «Venti Pietre», come l’omonima associazione che, a forza di braccia e cene di autofinanziamento, ha risistemato i locali dell’ex Automobile Club (Aci), di proprietà di una banca, che sarebbero rimasti vuoti, con un accordo in comodato d’uso per alcuni anni. Il nome ricorda la costruzione nel 1907 della casa del popolo di Mezzolara di Budrio, nella Bassa Bolognese: per erigerla si portarono appunto «20 pietre per ciascuno», come ricorda una targa commemorativa.
Claudio Borgatti, presidente dell’associazione, spiega come al percorso abbia contribuito Planimetrie Culturali, una società che si occupa di rigenerazione urbana incrociando «domanda e offerta di immobili vuoti e degradati per arrivare a comodati gratuiti». L’immobile «era in stato di abbandono da più di 5 anni e probabilmente lo sarebbe rimasto per altrettanti», invece ora si è «cominciato a lavorare per renderlo agibile, almeno in parte». Tra i progetti in cantiere, iniziative sociali e forse una mensa popolare con il centro Rosa Marchi del Quartiere Reno: «potremmo ospitare Gruppi di Acquisto Solidale o scambi di libri», qui avranno sede il Comitato per l’acqua pubblica, il Manifesto in Rete e «altri arriveranno. Il 25 ottobre faremo sapere che questi spazi sono disponibili gratuitamente».