Attacchi di Parigi, la Ue blinda le frontiere esterne
Dopo gli attacchi a Parigi l’Ue si blinda. «Gli Stati membri si impegnano ad effettuare i necessari controlli sistematici e coordinati alle frontiere esterne, anche per i cittadini dell’area di libera circolazione»: lo sii legge nella bozza di conclusioni del consiglio interni straordinario di domani, di cui l’Ansa ha copia.
Frattanto, la tv pubblica belga francofona Rtbf, comunica che nè Abdelhamid Abaaoud nè Salah Abdeslam, i due presunti leader terroristici in azione a Parigi, sarebbero tra i morti del blitz a Saint-Denis. Rtbf cita «fonti ufficiali belghe che desiderano restare anonime e ambienti vicini all’inchiesta».
Resta forte l’incertezza sulla sorte dei due ricercati più pericolosi d’Europa.
«Un coordinamento con la Russia in una possibile alleanza contro l’Isis è una cosa che consideriamo uno sviluppo utile in prospettiva», secondo il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, che sottolinea come solo due o tre mesi fa questa poteva sembrare una ipotesi fantascientifica.
Ecco, infine, una sintesi del piano d’azione antiterrorismo, in 18 punti, presentato dal premier centrista belga Charles Michel al Parlamento, annunciando tra l’altro una modifica della Costituzione per portare il fermo di polizia da 24 a 72 ore.
1) 400 milioni in più per la sicurezza.
2) Rafforzamento dei controlli di Polizia alle frontiere
3) Dispiegamento di 520 militari nel settore sicurezza
4) Revisione del Codice penale con l’introduzione di nuove tecnologie utili all’intelligence, come impronte vocali e un maggiore ricorso delle intercettazioni soprattutto per lottare contro il traffico di armi
5) Revisione della Costituzione per allungamento del fermo da 24 a 72 ore per reati legati al terrorismo
6) Perquisizioni 24 ore al giorno, viene abolita la regola dei controlli tra le 9 di sera e le 5 di mattina
7) Carcere per i foreign fighter. I combattenti che tornano dall’estero in Belgio devono essere arrestati
8) Braccialetto elettronico per le persone considerate sospette dai servizi
9) Introduzione del Pnr, registro dei passeggeri sui voli e sui treni ad alta velocità grazie al quale effettuare controlli sistematici, senza aspettare le decisioni europee.
10) Arresti domiciliari o espulsione per i predicatori che incitano all’odio
11) Smantellamento dei luoghi di culto non riconosciuti che diffondono lo jihadismo
12) Divieto delle carte telefoniche prepagate anonime
13) Un Piano speciale per Molenbeek, sul fronte della repressione e della prevenzione
14) Rafforzamento dello screening per l’accesso ai posti di lavoro considerati sensibili
15) Estensione della rete di telecamere per il riconoscimento
16) chiusura dei siti web che predicano l’odio
17) Adeguamento delle leggi, sulla base dello stato d’emergenza. Si pensa a interventi misure eccezionali e temporanee per assicurare sicurezza
18) Partecipazione belga a livello internazionale nella lotta all’Isis.