Iniziato il viaggio del papa in Africa: Vengo come messaggero di pace
Inizia il viaggio di Papa Francesco in Africa. L’aereo del Pontefice, decollato stamattina da Fiumicino è atterrato da poco all’aeroporto internazionale «Jomo Kenyatta» di Nairobi.
«Buongiorno, voglio salutarvi e ringraziarvi per la vostra presenza e il vostro lavoro in questo viaggio». Lo ha detto il Papa ai 74 giornalisti di testate internazionali che lo accompagnano nel suo viaggio in Africa. «Io - ha aggiunto papa Bergoglio - vado con gioia a trovare i keniani, gli ugandesi e i fratelli della Repubblica Centrafricana. Vi ringrazio per tutto quello che farete perché questo viaggio dia i frutti migliori, siano materiali che spirituali. E così mi piacerebbe salutarvi uno per uno». Dopo il consueto giro tra i giornalisti, durante il quale ognuno ha potuto salutarlo e scambiare qualche parola con lui, papa Bergoglio, ripreso il microfono, ha detto: «Buon viaggio e a ritrovarci». «Grazie santità - ha detto il portavoce papale Federico Lombardi - faremo di tutto per collaborare al suo servizio: ci proteggeremo dalle zanzare».
Sarà per Francesco la prima visita assoluta in un paese africano. Le successive mete sono Entebbe (Uganda) il 27 novembre e Bangui (Repubblica Centrafricana) il 29 novembre. Il viaggio apostolico si concluderà il 30 novembre con l’arrivo alle ore 18.45 all’aeroporto di Roma Ciampino. Per quanto riguarda la sicurezza del viaggio, Lombardi ha spiegato: «Non ci risultano elementi nuovi di preoccupazione per cui il programma continua ad essere quello previsto. Il Papa spera vivamente di portare il suo messaggio di pace».
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Nel videomessaggi alle popolazioni che si appresta a incontrare il papa ha detto: «Verrò da voi come messaggero di pace». E ancora: «Avrò la gioia di aprire per voi, un po’ in anticipo, il Giubileo della Misericordia, che sarà per tutti, mi auguro, l’occasione provvidenziale per un autentico perdono, da ricevere e da dare, e un rinnovamento nell’amore». E poi ha aggiunto: «Sarò pronto a sostenere il dialogo interreligioso per incoraggiare la convivenza pacifica nel vostro Paese. So che è possibile, perché siamo tutti fratelli».