Legge contro l'omofobia in Provincia rinvio continuo
Ancora tempi lunghi
Il 26 gennaio approda in aula in Senato il disegno di legge sulle unioni civili e quello stesso giorno si riunisce il consiglio provinciale - prima seduta dell'anno - ma in questo caso non ci sarà all'ordine del giorno il disegno di legge contro l'omofobia, tante volte stoppato e rinviato, e del quale fino ad ora l'assemblea trentina è riuscita ad approvare solo il primo articolo.
Nonostante le dichiarazioni e gli impegni della maggioranza, ad arrivare all'approvazione della legge in tempi i più brevi possibili, non c'è alcuna intenzione di tornare in aula visto che il confronto avviato dal presidente della Provincia, Ugo Rossi , per cercare un punto di incontro in grado di superare l'ostruzionismo, non ha prodotto alcun risultato. «Dobbiamo ancora lavorarci con le minoranze - dice lo stesso Rossi - e quanto ai tempi è dunque difficile dire qualcosa ora».
Il presidente del consiglio provinciale, Bruno Dorigatti , dice chiaramente che la questione non sarà esaminata a breve. «Sarà all'ordine del giorno nei prossimi mesi - dice il presidente Dorigatti - non è stato ancora messo in programmazione, ma manterremo gli impegni».
Nei «prossimi mesi» è una indicazione un po' vaga, la realtà ad oggi è che le forze politiche del centrosinistra autonomista - Pd, Patt, Upt e Ual - non hanno alcune voglia di ritrovarsi di nuovo in consiglio provinciale a discutere di un disegno di legge contro il quale le minoranze hanno alzato il muro dell'ostruzionismo con l'obiettivo principale di evitarne l'approvazione, come sta in effetti accadendo. «Abbiamo avuto un solo incontro con il presidente Rossi - spiega Maurizio Fugatti , segretario e consigliere della Lega nord Trentino, - a ottobre o novembre dell'anno scorso con il quale non si sono fatti passi avanti. Ci ha detto che ci avrebbe fatto sapere su eventuali emendamenti, ma non ne abbiamo più parlato».
Intanto, in vista dell'approdo in Senato del disegno di legge sulle unioni civili, Arcigay e Arcilesbica, assieme ad altre associazioni, stanno organizzando per il 23 gennaio in tutta Italia delle manifestazioni a sostegno della legge. La stessa cosa accadrà anche a Trento, dove però l'iniziativa servirà anche per richiamare i politici trentini locali sulla questione del bullismo omofobico e del disegno di legge provinciale in discussione che mira a contrastarlo.