Omicidio con la motosega, 68enne uccide la vicina
Sconcerto a Mestre. Un movente del delitto non è ancora stato trovato
Viveva da solo, e a parte le stranezze di alcuni comportamenti, era visto un po’ come il «gigante buono» Riccardo Torta, il 68enne che l’altra sera, dopo averla presa a martellate, ha massacrato con una motosega elettrica l’anziana vicina di casa, Nelly Pagnussat, 77 anni. Abitavano nello stesso condominio, in una stradina pedonale del centro di Mestre, lui al quarto piano, lei al secondo. Nessuna parentela, ma lui la chiamava «zia»; motivo per cui nell’ immediatezza del fatto si era ipotizzato un delitto in ambito familiare.
Un movente del delitto non è stato trovato, e non è detto che, in senso razionale, lo si possa scoprire. Il 68enne - ha ricostruito la Squadra mobile - ha colpito la vittima alla testa con un corpo contundente, probabilmente un martello. Poi, nel raptus di follia, ha imbracciato una motosega elettrica e ha fatto a pezzi il corpo, mettendo i resti in sacchi neri delle immondizie. Infine ha cercato di pulire l’appartamento dell’anziana, di disfarsi degli «attrezzi» usati per il massacro si è lavato per cancellare le macchie di sangue. A far scattare l’allarme, l’altra sera verso le ore 20, sono stati alcuni parenti dell’anziana, allarmati dal fatto che la loro congiunta non rispondeva al telefono da ore.
Proprio mentre si avvicinavano all’appartamento hanno visto Torta uscire dalla casa, con alcuni attrezzi macchiati di sangue, per rifugiarsi nella propria abitazione. Sul posto sono subito giunti gli uomini della Questura, le volanti, gli agenti delle squadre speciali, i sanitari del Suem 118 (con uno psicologo) e i vigili del fuoco. Si è atteso un paio d’ore per per verificare che l’omicida non avesse altre armi, nel frattempo gli inquilini sono stati fatti uscire dal palazzo ed è stata staccata l’erogazione del gas, per evitare altri possibili azioni pericolose del 68enne. Una volta messa in sicurezza tutta l’area, i poliziotti hanno bussato alla porta di Torta, che ha aperto ed è stato bloccato. Ora è in carcere. Torta nel 1973 a Venezia aveva scagliato un masso dal ponte dell’Accademia uccidendo un Finanziere che passava in Canal Grande con un barchino. Una «vendetta» per la barca che l’uomo si era visto sequestrare per vicende di contrabbando.