Francia, morto il volontario dopo il test di un nuovo farmaco
Scoppiano le polemiche in Francia.
È morto il volontario che, ricoverato dal 7 gennaio scorso, da due giorni era in stato di morte cerebrale nel centro ospedaliero universitario di Rennes dopo essersi sottoposto al test per un nuovo farmaco. Restano stabili le condizioni degli altri cinque pazienti che sono in osservazione, di cui quattro avrebbero problemi neurologici e potrebbero rischiare danni permanenti, mentre il quinto non presenterebbe particolari sintomi ma sarebbe trattenuto per precauzione. Tutti e sei sono uomini e hanno fra i 28 e i 49 anni. Indagini sull'accaduto sono in corso da parte delle autorità giudiziarie e sanitarie.
Il test - condotto dal centro di ricerca francese Biotrial per conto della casa farmaceutica portoghese Bial - era cominciato il 7 gennaio scorso e aveva coinvolto 90 "cavie umane", tutti volontari, sani e remunerati (poco più di un migliaio di euro per una settimana; il tetto annuale è di 4.500, ha precisato Biotrial).
Il personale dell'ospedale "ha subito contattato le altre 84 persone volontarie che hanno testato il farmaco per sottoporli a controlli e già dieci di queste sono state sottoposte ad un esame sabato pomeriggio - ha fatto sapere l'ospedale - Le anomalie cliniche e radiologiche presenti nei pazienti ricoverati non sono state riscontrate nei dieci volontari. Fra le persone contattate - aggiunge il Centro ospedaliero universitario - cinque hanno espresso il desiderio di un supporto vicino al proprio domicilio".
Il centro ospedaliero di Rennes comunica quindi che si occuperà del coordinamento con gli ospedali interessati. Infine, nel comunicato il Centro ospedaliero di Rennes fa sapere che al numero verde messo a disposizione sono arrivate 66 telefonate.