Giovani agricoltori, dalla Provincia arriveranno presto 12 milioni di euro
I criteri di selezione
Varato dalla Giunta provinciale trentina, con un plafond di 12 milioni di euro, il secondo bando nell'ambito del nuovo Programma di sviluppo rurale (Psr) 2014-2020, destinato ai giovani agricoltori sotto i 31 anni e ai laureati in materie agronomiche e forestali. Il provvedimento è mirato a dare sostegno all'avviamento di nuove imprese agricole.
Le risorse attingono al Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr), cofinanziato per il 42,9% da Ue, per il 39,9% dallo Stato e per il 17,06% dalla Provincia autonoma di Trento. «Gli obiettivi - ha spiegato l'assessore all'agricoltura Michele Dallapiccola, firmatario della delibera - sono quelli di stimolare l'avviamento di nuove imprese ed il ricambio generazionale, la costituzione di imprese di adeguata dimensione in grado di garantire l'attività nel medio periodo e la permanenza della popolazione in aree svantaggiate».
I criteri di selezione
I criteri di selezione per la formazione delle graduatorie sono alquanto diversi rispetto al passato e sono meno collegati direttamente al piano aziendale:
- Ricevono 7 punti in più gli agricoltori che hanno meno di 31 anni;
- È particolarmente premiata la professionalità già acquisita al momento della domanda, con 20 punti per la laurea in materie agronomica, forestale, veterinaria o equipollenti, 15 punti per il diploma quinquennale in materie agrarie o equipollenti, 10 punti per il professionale in materie agricole. Ma anche una laurea in ambiti diversi (10 punti) o un diploma (5 punti) sono premiati, per la maggior formazione e predisposizione all’apprendimento ;
- Ricevono 8 punti in più le vere start-up o aziende create ex-novo (del tutto o in prevalenza), rispetto ai ricambi o affiancamenti generazionali. Il fascicolo, a tal fine, deve essere formato in prevalenza (in termini produzione standard) da colture e/o allevamenti non provenienti da altro fascicolo e/o provenienti da fascicolo di soggetti diversi dai parenti e affini del richiedente entro il secondo grado. Tale condizione è verificata nei 3 anni prima dalla domanda e fino al colludo finale;
- Sono premiati con 7 punti coloro che adottano i metodi dell’agricoltura biologica in tutta l’azienda (almeno in fase di conversione fin dalla data della domanda);
- nell’ambito del riconoscimento dell’agricoltura di montagna, vi sono 6 punti in più se il centro aziendale è collocato sopra gli 800 metri di altitudine.
- altri punti possono derivare per interventi che garantiscano un miglioramento del trattamento/gestione dei reflui prodotti o un loro collettamento in pubblica fognatura (2-5 punti), nonché per la realizzazione di fasce tampone arboreo-arbustive lungo i corpi idrici (2-5 punti);
- l’orientamento zootecnico è premiato con 5 punti, quello viticolo con 4 e quello ortofrutticolo con 3.