Panizza attacca la Bottamedi «Poco rispettosa, non pagava le quote»
Il segretario del Patt Franco Panizza, a congresso archiviato, con un comunicato stampa diffuso nel pomeriggio commenta le dimissioni di Manuela Bottamedi. E non mancano le frecciate velenose, ad esempio questa: «Sarebbe stata una forma di rispetto verso la nostra comunità versare regolarmente la quota»
Abbiamo letto con un certo stupore le dichiarazioni della consigliera Bottamedi con cui ha annunciato la sua volontà di uscire dalla maggioranza del Governo Rossi. Stupore perché se ogni posizione politica ha una sua legittimità, è anche vero che il Patt si è appena lasciato alle spalle un intenso periodo congressuale nel quale ben quattro tesi si sono lungamente confrontate ma tutte accomunate dalla volontà di sostenere il Governo Rossi. Logica vuole che, con questa decisione, Manuela Bottamedi si pone al di fuori della comunità politica autonomista, non rappresentandone in alcun modo la linea politica, né quella uscita maggioritaria e vincitrice, ma neppure quella rappresentata dalle altre tesi congressuali. Rammarica che la consigliera Bottamedi si sia così sottratta al fondamentale esercizio democratico - tema sul quale non perde occasione per dichiararsi assoluta paladina - di sottoporre al giudizio del congresso autonomista una tale posizione, magari anche attraverso una sua tesi congressuale. Noi crediamo che sarebbe stata una forma di rispetto verso l'intera comunità del Patt così come lo sarebbe stato, in tutto questo tempo, versare regolarmente la quota (come aveva garantito per iscritto) che gli eletti versano per sostenere l'attività di un Partito in cui, ogni giorno, sono in tantissimi a dedicarci tempo, energie e risorse, in nome e per conto di una passione e per degli ideali, proprio come abbiamo dimostrato domenica a Mezzocorona. Così come crediamo che il fare politica non possa esaurirsi in una continua ricerca di visibilità personale, soprattutto quando questa prova a vanificare il lavoro di chi cerca risposte reali ai problemi e alle aspettative del nostro territorio e di tutti i trentini e combatte così le derive populiste e la bassa demagogia. Non ci resta che fare alla consigliera Bottamedi tanti auguri per la sua nuova - ennesima - avventura politica. Noi continueremo lungo la nostra strada, assumendoci - da veri autonomisti - la nostra responsabilità fino in fino, esercitando la democrazia nei luoghi deputati a farlo e intendendo la politica come fatica per il cambiamento. Con la tranquillità di chi non intende cedere il passo al compiacimento narcisistico e al protagonismo fine a se stesso.
Franco Panizza