Panama Papers, la polizia perquisisce la sede Uefa
A due giorni dallo scoppio dello scandalo Panama Papers, la polizia svizzera ha perquisito oggi pomeriggio la sede della Uefa a Nyon.
A due giorni dallo scoppio dello scandalo Panama Papers, la polizia svizzera ha perquisito oggi pomeriggio la sede della Uefa a Nyon.
Sarebbero stati prelevati documenti riguardanti un contratto sui diritti televisivi, per la trasmissione della Champions League, stipulato con un’agenzia di marketing off-shore implicata nello scandalo di corruzione della Fifa e menzionata nei documenti diffusi nell'inchiesta Panama Papers.
L’Uefa, in una dichiarazione all’Ansa, «conferma la visita degli investigatori svizzeri in merito alla vicenda relativa ai contratti conclusi con le società relativi ai diritti tv».
Dalla Confederazione europea fanno sapere di essere «totalmente a disposizione per ulteriori chiarimenti».
E anche la Procura di Roma, dopo quelle di Torino e Milano, intende muoversi sulla vicenda Panama Papers.
I pm di piazzale Clodio stanno seguendo l’evolversi del caso che coinvolgerebbe anche cittadini italiani e in queste ore si sta valutando la possibilità di aprire un fascicolo di indagine. A breve potrebbero essere avviati accertamenti con l’affidamento di una delega alla Guardia di Finanza.
LA SCHEDA: IL BUSSINESS OFFSHORE VIAGGIA ONLINE
Per aprire un'impresa in un paradiso fiscale bastano pochi click e un migliaio di euro, senza muoversi dal proprio ufficio.
È la promessa di studi legali, società di consulenza e professionisti di ‘ingegneria fiscalè che mettono a disposizione degli aspiranti evasori on line veri e propri portali di ecommerce, supermercati dell’elusione fiscale.
I listini partono da 790 euro per una società offshore alle Seychelles, salgono a 890 euro per puntare sullo Stato Usa del Dalaware, mentre per andare a Panama, una delle mete più ambite prima della maxi-fuga di dati, bisogna sborsare almeno 990 euro. A questi bisogna aggiungere altri 350 euro per avere un conto corrente estero.
L’obiettivo è sempre lo stesso, nascondere i propri capitali al fisco e pagare zero tasse - o quasi - ma l’offerta è ampia e ‘democraticà: ci sono soluzioni a misura di pensionato, come fondi per tenere la propria eredità al riparo di sguardi indiscreti, e di broker finanziario, con società offshore per investire sul Forex.
Si può mettere nel carrello un <semplice> conto corrente criptato, ma anche la residenza in paesi ‘comprensivì come la Repubblica Domenicana o addirittura l’acquisizione di complessi gruppi a scatola cinese. Sono in vendita imprese già registrate, chiavi-in-mano, o è possibile aprirne di nuove.
Alcuni servizi aggiuntivi, poi, sono molto raccomandati come il «direttore prestanome» o persino l’«azionista prestanome» (a partire da 350 euro) per proteggere la propria identità con l’anonimato più totale.
Il rischio di truffe e problemi legali, evidentemente, è dietro l’angolo. Tutte le operazioni avvengono on line a partire dalla consulenza iniziale, con servizi di comunicazione criptate oppure via Skype.
Viene garantita la massima confidenzialità, zero documenti cartacei, zero informazioni nei computer, e tempi rapidi.
«Solo 24 ore per la registrazione della società offshore», promette un sito. «Panama papers, con noi tutto questo non sarebbe successo», assicura un altro. Il pagamento dei servizi, rigorosamente anticipato, può avvenire con Western Union o bonifici internazionali.
«Usate terze persone per fare il pagamento e come causale un generico servizi internet», è l’ultimo ‘preziosò consiglio dei consulenti.