Due quindicenni inglesi uccisero una donna per ridere: condannate all'ergastolo
Picchiarono senza pietà una donna alcolizzata, dopo essersi introdotte in casa sua, e quindi la uccisero senza alcun movente plausibile: così, per divertimento. È per questo che due quindicenni inglesi sono state condannate oggi all'ergastolo con la clausola - tipica dalla giustizia britannica - che fissa tuttavia in 15 anni, durata probabile reale della pena, il termine minimo entro il quale potranno essere rilasciate ormai adulte "sulla parola".
La vicenda, che ha scosso e turbato il Regno Unito sullo sfondo di dati che continuano a segnalare un incremento dei casi di violenza e brutalità giovanile nel Paese, si consumò a Hartlepool, cittadina costiera dell'Inghilterra centro-orientale. Fu lì che le due teenager killer, come le ha ribattezzate la stampa, presero di mira e massacrarono nel dicembre 2014 Angela Wrightson, 39 anni, una povera donna marginalizzata, lasciandola seminuda e in un lago di sangue dopo ore di percosse e torture senza senso.
A inorridire lettori e spettatori che hanno seguito poi il processo, anche il dettaglio reso noto dalla polizia secondo cui le due ragazzine - bloccate e arrestate quasi subito - continuarono a sghignazzare per tutto il tempo a bordo dell'autopattuglia che le portò in commissariato. Due giorni fa è arrivata per loro la dichiarazione di colpevolezza, accolta fra le lacrime da entrambe. Oggi, infine, sotto i riflettori dei media nazionali, la definizione della pesantissima pena