Lucca, operato al rene Gli tolgono quello sano
Il paziente era affetto da un tumore, ma in sala operatoria gli hanno tolto il rene sano. È accaduto all’ospedale «San Luca» di Lucca e l’errore, ha spiegato l’Azienda Usl Toscana nord-ovest, sarebbe stato commesso in ambito diagnostico, quindi nella fase preliminare all’intervento chirurgico. In pratica, nel referto è stato riportato il lato sbagliato su cui intervenire e l’errore non è stato notato durante l’operazione, risultando evidente soltanto una volta asportato l’organo ed effettuati gli esami istologici dai quali è emerso che si trattava del rene sano.
La vicenda, anticipata dal Corriere fiorentino, risale ad alcuni giorni fa ma solo oggi, come riferisce una nota dell’Azienda sanitaria, il paziente, che nel frattempo era stato dimesso dall’ospedale, è stato avvertito, dopo che è stata segnalata l’anomalia dal reparto di Anatomia patologica ai chirurghi e alla direzione di presidio che hanno attivato l’unità di crisi.
Ora una delle possibili prospettive per cercare di rimediare è intervenire chirurgicamente di nuovo per eliminare la parte più compromessa del rene malato, in modo da assicurarne in qualche modo la funzionalità e poi, probabilmente, programmare un trapianto di rene per ristabilirla.
L’assessore regionale alla salute Stefania Saccardi ha immediatamente disposto la sospensione del chirurgo e di chi ha refertato l’esame, in attesa dei risultati della commissione d’inchiesta regionale. «Prendo atto con enorme dispiacere di quanto è accaduto all’ospedale di Lucca, - ha affermato - e sono vicina al paziente e alla sua famiglia. Offriremo tutti i percorsi possibili per rimediare all’errore compiuto dai medici e prenderemo provvedimenti immediati». Sull’accaduto è intervenuto anche il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini: «Queste cose non possono e non devono accadere. Ora ci aspettiamo una chiarezza estrema da parte dell’azienda sanitaria di fronte ai cittadini, ne va della credibilità del nostro ospedale».
A livello globale, dice la Usl, la frequenza di procedure chirurgiche errate è di un caso su centomila interventi. In Toscana sono stati segnalati 3 casi di procedura chirurgica in parte del corpo sbagliata, 5 di procedura in paziente sbagliato, 7 di errata procedura su paziente corretto, di cui due avvenute in urologia, sul totale di 312 eventi «sentinella» segnalati dal 2007 al 2015. Intanto, davanti al tribunale di Catania si celebra un processo a due medici accusati di aver operato, nel 2013, una donna ad una gamba sbagliata: aveva bisogno di un intervento al legamento crociato del ginocchio destro, ma l’operazione fu eseguita al ginocchio sinistro.