Ritrovato in Croazia bimbo conteso, ora è affidato ai nonni
Dopo lunghe indagini transnazionali con il concorso del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia - SCIP della Direzione Centrale della Polizia Criminale, è stato rintracciato in Croazia il piccolo Cesare Avenati, rapito dalla mamma - la cittadina croata Nina Kuluz - e portato con lei a Spalato, secondo la denuncia presentata cinque anni fa dal papà torinese del bambino, Alessandro. Cesare è stato ritrovato proprio a Spalato e affidato ai nonni materni sotto il controllo dei servizi sociali croati.
Subito dopo la denuncia del padre erano state attivate le rispettive Autorità giudiziarie ed i canali diplomatico/consolari per le ricerche. In questi anni però, aiutata dai familiari, la donna era riuscita a nascondersi insieme al figlio, spostandosi frequentemente tra la Bosnia e la Croazia.
Il ritrovamento del bambino - sottolinea una nota della Polizia di Stato - è stato reso possibile dai costanti scambi informativi con le Polizie croata e bosniaca, le riunioni operative con la Task Force Interministeriale Interni-Esteri-Giustizia, che viene immediatamente attivata in caso di sottrazione di minori, e il raccordo info-Investigativo dello SCIP tramite gli Esperti per la Sicurezza del Dipartimento di P.S. di stanza in Bosnia-Erzegovina ed in Croazia.
Il papà Alessandro e l'Ambasciata italiana a Zagabria sono stati immediatamente informati da personale del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia presente sul posto.