"Qui non si fuma", pestato in metro Roma, è grave
È ancora ricoverato in gravi condizioni l'uomo pestato ieri pomeriggio a Roma in un vagone della metropolitana a Roma. A quanto ricostruito dalla polizia la vittima, un romano di 37 anni, era in compagnia della madre quando un gruppetto di ragazzi ha iniziato a fumare nel convoglio. Sarebbe bastata una semplice frase "qui non si fuma" a far scattare il pestaggio. Anche la madre, una donna di 60 anni, è stata aggredita.
L'uomo è stato preso a calci e pugni in testa in un vagone della metro B di Roma. Un'azione violentissima avvenuta davanti agli occhi di altri passeggeri che per paura sono fuggiti. Secondo quanto si è appreso, dal vagone ci sarebbe stato un fuggi fuggi generale mentre la madre cercava di difendere il ragazzo facendogli da scudo e rimanendo anche lei lievemente ferita per le botte. Scesi alla fermata di piazza Bologna, i due sono stati soccorsi e trasportati in ospedale.
A dare l'allarme alla polizia un vigilantes della stazione metro di piazza Bologna che ha notato la gente fuggire. Qualche minuto più tardi gli agenti hanno arrestato due ragazzi di Caserta in viale XXI Aprile, a pochi metri di distanza dall'uscita della metropolitana. I due, che hanno precedenti per spaccio e rapina, erano nella Capitale per una 'toccata e fuga'. Si tratta di due ragazzi di Caserta, 24 e 26 anni, entrambi con precedenti. Uno avrebbe anche reagito agli agenti e danneggiato un'auto di servizio.
Madre e figlio, residenti a Tivoli, erano saliti in metro a Termini. L'uomo, ancora ricoverato in prognosi riservata, ha riportato un trauma cranico e un'emorragia cerebrale. La madre è stata giudicata guaribile in 8 giorni. La polizia poco dopo ha rintracciato e arrestato per tentato omicidio gli aggressori. A indagare sulla vicenda il commissariato Porta Pia.