Andreatta ai sindacati: «Tariffe e tributi fermi nella prossima manovra di bilancio»
Il sindaco di Trento lo ha promesso ai rappresentanti sindacali
Anche quest'anno il bilancio del Comune di Trento cercherà di confermare, tra i suoi obiettivi, l'invarianza della politica tributaria e tariffaria, salvo qualche adeguamento al tasso programmato d'inflazione che però non dovrebbe riguardare i servizi essenziali (trasporto pubblico e nidi). Lo ha comunicato il sindaco Alessandro Andreatta stamattina durante un incontro con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali. Alla riunione ha partecipato anche il direttore generale del Comune di Trento Chiara Morandini.
«E' un obiettivo molto impegnativo quello che ci siamo dati, perché contestualmente dobbiamo far fronte alla diminuzione dei trasferimenti della Provincia e al calo del gettito Imis, legato alla scelta del consiglio comunale di agevolare alcune categorie – ha spiegato il sindaco ad Andrea Grosselli (segreteria Cgil), Gianpaolo Mastrogiuseppe (Funzione pubblica Cgil), Maurizio Speziali (Funzione pubblica Cisl) e Silvia Bertola (Funzione pubblica Uil) -. Siamo preoccupati anche per i dividendi, che hanno un'importanza strategica per il Comune. Per quanto riguarda quelli di Dolomiti Energia sappiamo che l'anno scorso si è prodotta meno energia e che la si è venduta a un prezzo più basso: dunque i dividendi per il Comune dovrebbero essere in calo. C'è inoltre un'incognita anche su quelli dell'A22, visto che c'è in corso l'operazione di acquisto da parte degli azionisti pubblici, tra cui il Comune, delle quote dei privati. Con costi conseguenti difficili da quantificare».
Il sindaco ha poi affrontato la questione degli asili nido e dell'annunciato calo di trasferimenti (meno 358 mila euro) da parte della Provincia: «Siamo comunque intenzionati a non aumentare le tariffe a carico delle famiglie – ha assicurato il sindaco – Stiamo ancora tentando di recuperare qualche risorsa con la Provincia».
Il sindaco si è poi soffermato sul piano di miglioramento e sul vincolo provinciale che consente di sostituire solo il 25 per cento del personale che va in pensione: «Il rischio è quello di andare in sofferenza nell'erogazione dei servizi. Abbiamo raggiunto un equilibrio delicatissimo”. Infine, per quanto riguarda la parte del bilancio dedicata agli investimenti, che sarà approfondita nelle prossime settimane, il sindaco ha anticipato qualche considerazione sul Fondo strategico territoriale: “Avremo 11 milioni da gestire con Aldeno, Cimone e Garniga. Avvieremo un percorso partecipato con i sindaci per definire insieme alcune opere strategiche nell'ambito della sostenibilità, dell'ambiente e del turismo. Entro dicembre firmeremo un preaccordo, che all'inizio dell'anno sarà votato dai quattro consigli comunali. Infine, con una variazione in primavera, metteremo la cifra a bilancio».
I sindacati hanno espresso il loro apprezzamento sulle scelte riguardanti i nidi, vicini ormai ai 1200 posti e al 41 per cento di risposta all'utenza 0-3 anni. Preoccupazione, invece, è stata espressa anche per il calo degli investimenti (Grosselli: «Rischia di penalizzare l'occupazione e la crescita»), per l'invecchiamento dei dipendenti comunali (Mastrogiuseppe: «Alla lunga incide sulla produttività») e sulla diminuzione dei dipendenti comunali (Bertola: «Siamo vicini a un punto di rottura. In prospettiva bisogna ragionare con la Provincia per allentare i vincoli sul turn over»).